Si riempie un altro tassello del puzzle della 500 Miglia di Indianapolis. Come vuole la tradizione, la corsa più importante della IndyCar vede coinvolti ben 33 piloti, e la lista dei partecipanti continua a infoltirsi ogni giorno che passa. Come di consueto, anche il Dreyer & Reinbold Racing sarà della partita, e cercherà di massimizzare la partnership tecnica con la struttura di Chip Ganassi per cogliere il miglior risultato possibile.
Anche quest’anno, la squadra non ha avuto esitazioni nella scelta del pilota per la gara più prestigiosa del motorsport americano, e ha puntato a occhi chiusi su Sage Karam. Il pilota di Nazareth è ancora molto giovane, visto che domani spegnerà 23 candeline, ma può vantare già quattro partecipazioni alla 500 Miglia di Indianapolis, e una stagione intera in IndyCar disputata nel 2015 col team Ganassi. Karam ha inoltre instaurato da anni un legame profondo con Dreyer & Reinbold, avendo corso ben tre volte la Indy 500 con questo team, e ottenendo un nono posto nel 2014 nella sua prima gara in assoluto in IndyCar.
“Sono molto felice per l’accordo raggiunto con Sage Karam; penso proprio che dovrebbe essere un pilota presente in pianta stabile nel campionato IndyCar – ha affermato Dennis Reinbold, patron del team – Ha un talento smisurato, e sono sicuro che farebbe un lavoro eccellente in ogni gara se avesse la possibilità di correre una stagione intera”.
Nonostante anche quest’anno non abbia avuto l’opportunità di correre full time in IndyCar, Karam non ha mosso polemiche e ha riconosciuto: “Ovviamente vorrei disputare tutto il campionato, ma sono fermamente concentrate su ciò che ho in mano e voglio dare il massimo. Se faccio un buon lavoro e le cose vanno bene, sono sicuro che più avanti si presenterà l’occasione di correre a tempo pieno in IndyCar. Vorrei tanto poter essere un pilota full time per Dreyer & Reinbold. Magari un buon risultato può permetterci di attirare nuovi sponsor e imbastire un programma più solido”.