Il duello tra Andrea Dovizioso e Marc Marquez incendia le ultime curve del Red Bull Ring. Una tensione da pura adrenalina nella quale, alla fine, ha la meglio il romagnolo che raggiunge la terza vittoria stagionale e la seconda piazza iridata proprio alle spalle del talento di Cervera. Terzo Dani Pedrosa, che completa il podio dopo aver provato a dar fastidio ai primi due. Non è la domenica della Yamaha ufficiali che non tengono il ritmo dei rivali e chiudono al sesto e settimo posto.
La prima fila della griglia di partenza vede in pole position Marquez, protagonista fino a questo momento del GP in Stiria. Al fianco del campione in carica le due Ducati con Jorge Lorenzo terzo e Dovizioso, primo nel Warm-Up, in casella d’onore. Seconda fila per Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing). Valentino Rossi apre la terza e il compagno di box Maverick Viñales la seconda. Le condizioni climatiche continuano ad essere buone, il cielo è a tratti coperto ma l’asfalto è in ottime condizioni. Scelte delle gomme varia per il posteriore: i ducatisti hanno scelto le morbide, mentre i piloti Yamaha e Marquez la dura.
Al via Dovizioso è terzo e resta attaccato ai battistrada Lorenzo e Marquez. Al settimo giro sfruttando una sbavatura del talento di Cervera è secondo. Risparmia le gomme e, quando mancano dieci passaggi alla fine, con un numero 93 a tratti imperfetto, sale al comando della gara. Anche lui sbaglia alla curva 1 ma recupera per dare tutto alla fine. La lotta tra DesmoDovi e Marquez è la chiave del Gran Premio. L’ultimo giro è da trattenere il respiro: Marquez attacca alla curva nove, la Desmosedici GP17 scoda ma è domata e ributtata dentro alla 10 dal forlivese che così dà il colpo finale a Marquez. Il numero 4 vince la sua terza gara stagionale e sale in secondo posizione iridata a 158 punti a 16 punti proprio dal pilota HRC. Per Ducati poi e il successo secondo successo al Red Bull Ring dopo quello del 2016.
Allo spegnersi del semaforo del via Marquez parte bene ma subisce l’attacco di Lorenzo ed è secondo. Passano alcuni giri e scende al terzo posto dopo aver commesso un errore alla curva 3. Risponde e si rimette in scia del maiorchino. Lo mette nel mirino e va davanti alle due Ducati alla curva sette. Scivola dietro alle moto di Borgo Panigale e torna ancora primo attaccando puntualmente alla curva 7. Nei giri finali, anche a causa di alcuni errori, cede il passo a Dovizioso ma ci prova, va oltre il limite e all’ultima curva subisce la manovra definitiva del ducatista. È piazza d’onore e venti punti importanti per conservare il primato in campionato dove vola a 174 lunghezze iridate.
È stato un duello emozionate quello tra Marquez e Dovizioso che al ventunesimo giro sembra allargarsi ad un indemoniato Dani Pedrosa che, partito dal centro della ottava fila, ha risalito le posizioni. Sorpasso dopo sorpasso è arrivato vicino al codino del compagno di box ma perde contatto con i primi due e taglia il traguardo come terzo a oltre due secondi per un podio che ricalca quello del Gran Premio di Catalogna.
Dal canto suo Lorenzo interpreta una buona gara. Sfrutta la scelta di gomma morbida e al via è davanti a tutti con parecchi metri di vantaggio. Con il passare dei giri però il maiorchino perde lo smalto iniziale e posizioni per poi chiudere come quarto davanti a Johann Zarco (Monster Yamaha Tech 3).
Valentino Rossi parte bene ed è quarto. Al via prova ad attaccare Dovizioso che si difende. Resta in quella posizione prima di scivolare al settimo posto a causa di un errore alla curva 1. La prova del Dottore si chiuderà in quella posizione dietro al compagno di box Maverick Viñales che incassa dieci punti iridati ma che non sono abbastanza per difendere la piazza d’onore in classifica generale. Ora è terzo a otto punti da Dovizioso.
Per Petrucci una partenza da dimenticare e la perdita di molte posizioni, è costretto al ritiro a causa di un problema alla moto.
Andrea Iannone chiude come undicesimo dopo una gara costante alle spalle dell’ottimo Mika Kallio (Red Bull KTM Factory), decimo sotto la bandiera a scacchi che porta per la seconda volta la moto austriaca nelle prime dieci posizioni.