Si accende di rosso il mattino di Brno, grazie alla miglior prestazione di Andrea Dovizioso nelle FP1 del Gran Premio della Repubblica Ceca. Dopo due gare poco esaltanti, il ducatista torna a far la voce grossa, sul tracciato che l’anno scorso lo vide protagonista di una splendida vittoria davanti a Jorge Lorenzo. 1.56:919 il riferimento, decisamente ancora alto rispetto sia alla pole position che al miglior crono della FP1 dello scorso anno. Un tempo arrivato grazie al time attack scaturitosi nel finale, dove i piloti hanno calzato gomme nuove per cercare di stare più avanti possibile, in vista della pronosticata pioggia di sabato e domenica.
In seconda posizione alloggia serenamente Marc Marquez, a soli 29 millesimi dal miglior riferimento cronometrico. Come di consueto, niente time attack per lui, il che dimostra la perpetua esistenza di quei cosiddetti “decimi nel taschino”. Subito dietro ecco Maverick Vinales, 3° con gomma hard al posteriore. Soli 63 millesimi di ritardo da Dovizioso, e un accenno di duello con Marquez nel finale. I due, infatti, si sono resi protagonisti di uno scambio di sorpassi a fine turno, con Vinales impegnato nel concludere il giro e Marc nel portare “a casa” gomma e moto. Impressionante, come sottolineato da Mauro Sanchini in telecronaca, la resistenza di Marquez, sempre oltre il limite anche in situazioni sfavorevoli.
In 4° posizione una clamorosa – e gradita – sorpresa: Miguel Oliveira. Il portoghese della KTM Tech3 ha trovato il guizzo nel finale, inserendosi nei primi e mettendo assieme davvero degli ottimi settori. Se Oliveira sorprende, Sylvain Guintoli impressiona. Il francese, tester di Suzuki, è balzato improvvisamente in 2° posizione, abbattendo tutti i pronostici e risultando essere, a fine mattinata, addirittura il migliore degli uomini in azzurro. 4 decimi il suo ritardo, un risultato davvero incoraggiante per il Campione del Mondo Superbike 2014.
Spazio in 6° posizione per Jack Miller, in pratica confermato per il prossimo anno, a lungo in testa ma arretrato nel finale, seguito dall’altra sorpresa di giornata, ovvero Hafizh Syahrin, dotato di una coppia di medie; poi Franco Morbidelli, Alex Rins e Valentino Rossi, nei 10 per il rotto della cuffia. Il Dottore, a quanto sembra, non ha montato gomme nuove sul finale e, impegnato nella spasmodica riduzione dei tempi, necessaria al giorno d’oggi in MotoGP, ha abbandonato, per un’uscita, l’automatismo della “accovacciata”. Un segnale non banale. Pecco Bagnaia agguanta la 12°, mentre Danilo Petrucci comincia in salita il weekend ceco, chiudendo solo 13°. Difficoltà anche per Cal Crutchlow, 15°, Fabio Quartararo, 18°, e Joan Mir, 21°. Indietro anche le Aprilia e il padrone di casa Karel Abraham, 19°.