Andrea Dovizioso, nuovo leader del mondiale dopo aver spodestato dal trono il “novizio” Cal Crutchlow, arriva ad Jerez con l’esiguo vantaggio di un punto sul Campione del Mondo in carica Marc Marquez. L’inizio di stagione del pilota Ducati è stato intervallato da alti (Qatar) e bassi (Termas e Austin); nonostante tutto, vuoi per errori altrui, vuoi per incostanza degli altri, Dovi è in testa al mondiale, alle prese con una Ducati certamente migliore sotto alcuni punti di vista rispetto alla sua antenata GP17, ma che presenta sempre problemi in percorrenza di curva, tallone d’Achille storico della casa di Borgo Panigale.
DesmoDovi sembra essere soddisfatto del suo inizio, soprattutto se confrontato allo scorso anno, dove venne centrato in pieno dall’Aprilia di Aleix Espargaro in Argentina: “Arriviamo al primo round europeo della stagione da primi in classifica e in una situazione decisamente migliore rispetto allo scorso anno, e questo è sicuramente positivo”. Di certo la Ducati deve guardarsi le spalle dalla concorrenza, che gara dopo gara appare sempre più inferocita: “Abbiamo gestito bene le prime tre gare, ma abbiamo anche visto che i nostri avversari sono tutti molto veloci”. L’ago della bilancia, come ormai capita dall’ingresso di Michelin come fornitore unico nel 2016, saranno proprio le gomme: “A novembre dello scorso anno abbiamo fatto un buon test sul circuito di Jerez e il nuovo asfalto aveva un buon gripma in quel periodo faceva più freddo per cui dovremo aspettare venerdì per capire meglio le condizioni del tracciato”
Piccola considerazione: il Dovizioso di queste prime tre gare ricorda il Valentino Rossi versione 2015, abile a trarre il massimo quando si presentava la giusta occasione, e a mettere punti importanti in cascina in situazioni poco favorevoli.