Una discreta giornata di qualifica per i piloti Ducati. Andrea Dovizioso partirà quinto (sesto al termine delle prove, ha scavalcato Vinales, declassato dal terzo al sesto posto per aver ostacolato Quartararo, ndr), mentre Danilo Petrucci è stato rallentato da una strana scivolata nel corso della Q2, ma ha comunque artigliato la settima piazza.
Il Dovi ha praticamente eguagliato il proprio miglior tempo della FP3 del mattino, chiudendo in 1’39″777, a 297 millesimi dalla pole, nonostante le alte temperature e le difficili condizioni dell’asfalto catalano: “Sono soddisfatto della nostra posizione”, ha dichiarato il forlivese, “perché oggi le condizioni della pista erano particolarmente critiche in termini di aderenza ed era facile commettere errori, e quindi partire per il GP nelle prime due file va bene. Il passo gara al momento resta un punto interrogativo perché c’è davvero poco grip, come testimoniano i tempi sul giro più alti rispetto al passato. Lo abbiamo visto anche nel corso della FP4, nella quale i piloti hanno montato praticamente ogni combinazione possibile di mescole, segno che restano ancora delle incognite. Noi abbiamo lavorato bene e siamo nel gruppo dei primi, ma i distacchi sono minimi ed è difficile capire il potenziale degli avversari. Siamo competitivi, ma domani dovremo essere molto intelligenti e gestire la gara senza commettere errori”.
Per quanto riguarda Danilo Petrucci oggi è stato nettamente più a suo agio in sella alla sua Desmosedici, conquistando agevolmente la Q2 diretta, però come detto una scivolata a bassa velocità ne ha compromesso leggermente la prestazione. Tuttavia il tenano ha chiuso a soli 67 millesimi dal compagno di box: “Oggi siamo partiti con il piede giusto e siamo stati veloci fin dalle prime uscite. Anche in FP4 eravamo competitivi, al netto dei tempi sul giro, perché non ho utilizzato gomme nuove. In qualifica ho fatto immediatamente un buon tempo, ma quando stavo rientrando ai box sono scivolato a bassa velocità. Purtroppo quando sono ripartito con la seconda moto non ho ritrovato le stesse sensazioni e non sono riuscito a migliorarmi. C’è molto meno grip rispetto al 2018 e mi aspetto una gara complessa, con molte variabili da gestire, dall’usura degli pneumatici alla costanza sul passo. Per quanto ci riguarda, ci siamo concentrati sulla gestione delle gomme sulla distanza di gara e quindi sono fiducioso che anche domani saremo della partita”.