La stagione 2018 è ormai alle porte è la Ducati è stata la prima moto a presentarsi al pubblico, in attesa della prima sessione di test di fine gennaio a Sepang, in Malesia. Nell’attesa di scendere in pista, i due piloti titolari della Casa di Borgo Panigale, Andrea Dovizioso e Jorge Lorenzo, hanno parlato delle aspettative loro e della squadra per il prossimo campionato in un’intervista rilasciata a Sky Sport 24.
“Quest’anno arriviamo al Mondiale con più certezze dopo le sette vittorie dello scorsa stagione – ha affermato il Dovi – Siamo tutti molto carichi, ma anche con i piedi per terra perché sappiamo quanto sono forti gli avversari sia a livello di piloti che di moto. Ogni anno ha la sua storia, siamo noi che la scriviamo quindi bisogna avere l’approccio giusto fin dai test e lavorare bene come abbiamo fatto l’anno scorso. Dobbiamo migliorare i nostri limiti. L’anno scorso abbiamo perso perché, quando non eravamo competitivi, arrivavamo settimi o ottavi, mentre Marquez non ha mai fatto questa cosa. Se vuoi giocarti il campionato devi sempre essere competitivo, stando sempre a ridosso del podio”.
“In passato la pressione è stata negativa per me, ma anche noi piloti maturiamo ed ora è diverso – ha aggiunto il forlivese – Non sono preoccupato dal fatto di dover essere all’altezza di quanto ho fatto l’anno scorso. Per ciò che abbiamo fatto nel 2017, ora c’è sostanza e consapevolezza. Quanto fatto l’anno scorso non dipendeva da un momento di stato di grazia, ma dal lavoro, dal cercare di migliorare certi aspetti. Sappiamo cosa abbiamo fatto l’anno scorso e i motivi per cui siamo stati competitivi fino a fine campionato. Questo non vuol dire che automaticamente lotteremo per il campionato anche quest’anno, visto che ogni anno è una storia a sé, perché dipende da come lavori nei test e come approcci i weekend. Ci sono tanti fattori che vanno messi insieme per raggiungere un risultato e io tengo i piedi per terra perché sono consapevole di certi limiti che abbiamo e che vogliamo migliorare se vogliamo davvero giocarcela”.
“Se il rinnovo del contratto con Ducati è complicato significa che loro hanno tra le mani un pilota competitivo e questa è una cosa positiva. Da un’intervista si è scatenato un pandemonio sul mio futuro solo perché era un periodo in cui non c’era molto di cui parlare. Per altro, noi con Ducati non abbiamo ancora parlato in termini di rinnovo del contratto, credo succederà a breve ma non è ancora successo. Dopo cinque anni di lavoro in Ducati io non devo convincere più nessuno, non sono preoccupato. Per quanto riguarda la moto, secondo me le nostre livree sono sempre state belle, ma questa è più completa e, con l’aggiunta del grigio, sotto il sole sembrerà molto più aggressiva”.
“Sto bene, sono molto emozionato per questa stagione, con una moto che esteticamente mi piace molto, ha un aspetto moderno e tecnologico che rispecchia la filosofia della Ducati – ha affermato, invece, Lorenzo – L’importante, però, è che in pista vada forte. Questa moto va guidata diversamente da quello che è il mio stile di guida. Perciò io ho iniziato a guidare diversamente l’anno scorso, ma nel 2018 sarà più la Ducati che proverà a rispondere alle mie esigenze”.
“La prima vittoria in Ducati non deve essere un’ossessione, ma anche la vittoria del Mondiale non può essere un pensiero fisso: bisogna andare forte in gara, concentrarsi sull’essere più veloce degli altri e, se lo fai, poi sei lì in lotta per il Mondiale con molte possibilità di raggiungerlo. Il mio obiettivo stagionale è quello di offrire la miglior versione di sempre di Jorge Lorenzo, se ciò succede possiamo vincere tante gare con la grande moto che avremo”.
“Stiamo lavorando per migliorarci, soprattutto sulle piste in cui abbiamo fatto fatica l’anno scorso, e i nostri ingegneri ci danno una mano. In questa pausa ho riposato poco, perché quando ti fermi poi fai fatica a riprendere il ritmo. In questo momento sto bene fisicamente e ho provato a guadagnare un po’ più di forza fisica per incontrare le esigenze che impone la Ducati”.
“Sinceramente la mia priorità è quella di rimanere alla Ducati, perché credo in questo progetto anche se finora non abbiamo conseguito gli obiettivi. Il mio obiettivo è quello di vincere il Mondiale con la Ducati, ma non so quando succederà. Cambi radicali non ci saranno, se miglioriamo dei piccoli dettagli per essere competitivi in tutte le gare, possiamo arrivare a Valencia con più speranze di vincere il titolo” ha concluso il maiorchino.