Doppietta Toyota nelle prime libere in Bahrain
16 Novembre 2017 - 14:47
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6h Bahrain 2017
Mike Conway sulla #7 ha preceduto Buemi, non lontane le Porsche. Rebellion davanti in LMP2, Pier Guidi al top in GT

La Toyota si è confermata la vettura da battere in questo finale di stagione, perlomeno da ciò che è emerso nelle prime libere sul tracciato di Sakhir. A dettare legge sono state sin da subito le TS050 Hybrid, con Mike Conway che sulla #7 ha piazzato il miglior tempo in 1’42”313, con il quale si è messo alle spalle Sebastien Buemi sulla #8, distanziandolo di appena 199 millesimi. Da sottolineare il fatto che la pole dello scorso anno (ottenuta dall’Audi) era stata sul passo dell’1’39” basso, vale a dire di circa tre secondi più veloce di questa sessione, ma le qualifiche qui si disputano di notte, e si sa che l’aria più fresca favorisce migliori prestazioni di motori e gomme.

All’inseguimento delle vetture giapponesi troviamo le Porsche 919 Hybrid, già vincitrici di entrambi i titoli nella gara di Shanghai. Neel Jani ha portato la #1 al terzo posto con circa 3 decimi di ritardo dalla vetta, a mezzo secondo pieno troviamo la #2 del campione del mondo Timo Bernhard. Dunque la Toyota ha subito messo in chiaro che vuole essere lei ad ottenere cinque vittorie in stagione, dato che ora i due marchi ne hanno quattro a testa. La Porsche vorrà sicuramente ripetere l’impresa dell’Audi, ovvero quella di vincere l’ultima gara a cui prenderanno parte prima di ritirarsi dal WEC.

In classe LMP2 continua lo strapotere della Vaillante Rebellion. Il team svizzero ha messo l’Oreca 07 Gibson #13 in testa in questo primo assaggio del week-end, ricordando però che questo trio, autore del miglior tempo di 1’48”707, è quello di Piquet-Heinemeier Hansson-Beche, e non quello che è in testa al campionato. Infatti il terzetto di punta di Senna-Canal-Prost sulla #31 lo troviamo addirittura al nono ed ultimo posto di classe, a quasi due secondi dai compagni di squadra. I rivali in campionato, Jarvis-Tung-Laurent, hanno fatto segnare la settima prestazione, dunque anche loro in estrema difficoltà sul tracciato in mezzo al deserto.

In classe GTE PRO è partita fortissimo la Ferrari 488 GTE #51 dei leader di classifica Pier Guidi-Calado. La casa di Maranello ha già portato a casa il mondiale costruttori in Cina e vuole fare il pieno vincendo anche il titolo piloti e quello a squadre, classifiche in cui troviamo al comando l’AF Corse. Il nostro Pier Guidi ha subito fatto il vuoto ottenendo la miglior prestazione in 1’58”579. All’inseguimento troviamo l’Aston Martin #97 di Adam, che sul finale di sessione si è portato a meno di mezzo secondo dal pilota del cavallino. Terzo tempo per la Ford #66 di Pla, a circa un secondo dalla rossa di testa. Al quarto e quinto posto troviamo le Porsche. La coppia che si gioca il titolo sulla #91 è quarta con Makowiecki-Lietz, davanti alla gemella #92 di Christensen-Estre.

Soltanto settima la Ford #67 di Priaulx-Ticknell, che dopo la vittoria a Shanghai è tornata in lotta per il titolo ma è apparse in difficoltà in questa prima sessione, dietro anche all’Aston degli ormai ex iridati Thiim-Sorensen sulla #95. Malissimo l’altra Ferrari di Rigon-Bird, ultima di classe addirittura alle spalle della Porsche di Cairoli leader delle GTE AM.

In questa classe proprio il nostro Matteo ha messo al comando la 911 RSR #77 con il crono di 2’00”428, rifilando poco più di un decimo all’Aston #98 di Lamy, contro la quale si giocheranno il titolo, che sembra in ogni caso nelle mani della squadra britannica. Segue la Porsche #86 del Gulf Racing e le Ferrari piuttosto attardate.