Dixon: “Tutto ha funzionato alla perfezione. Rossi è stato un ottimo avversario, bravissimo nei duelli”
19 Settembre 2018 - 20:29
|
Il pilota del Chip Ganassi Racing esulta per la conquista del quinto titolo IndyCar e omaggia il suo principale rivale

Scott Dixon Sonoma ha compiuto un altro passo verso la leggenda, aggiudicandosi per la quinta volta nella sua carriera il campionato IndyCar. In una serie contrassegnata da numerosi cambiamenti ai valori di forza da gara a gara, Dixon ha fatto ancora una volta della regolarità la sua arma vincente, e solamente in due occasioni è rimasto fuori dalla top ten.

Nella gara decisiva il pilota del Chip Ganassi Racing è riuscito a disputare un weekend solido e tranquillo, trovando subito un assetto ideale e girando velocissimo. Solamente un Hunter-Reay in stato di grazia gli ha negato la pole position prima e la vittoria poi, ma a Dixon il secondo posto è bastato per mettere il sigillo alla conquista del quinto titolo, visto che il suo rivale Alexander Rossi aveva distrutto ogni residua speranza di successo già al primo giro andando a urtare la vettura del compagno di squadra Andretti.

 

 

“Se penso alla prima volta che ho incontrato Chip Ganassi e poi guardo a tutti i risultati raggiunti da lui e dai suoi team nelle varie serie americane mi rendo conto che sono semplicemente un piccolo ingranaggio della catena – ha dichiarato con modestia il neo campione IndyCar Dixon – Sono veramente fortunato a lavorare con uno staff del genere; Chip sa selezionare le persone giuste per realizzare i suoi obiettivi. Ci sono stati degli anni in cui abbiamo faticato e non abbiamo raggiunto i risultati che ci eravamo prefissati, ma Chip Ganassi ha un cuore grande. Può essere duro, ma per me è come un amico”.

Dixon ha poi analizzato la gara di Sonoma: “In IndyCar pensi sempre che qualcuno che ha avuto un problema al primo giro riesca incredibilmente a vincere. Rossi si è trovato subito in difficoltà a Sonoma, e ho sperato che non riuscisse a vivere una giornata epica con una grande rimonta. Non ho visto l’incidente alla partenza. Il team mi ha avvertito dopo curva 6 che qualcuno aveva preso la scorciatoia per rientrare in pista in prossimità di curva 7 nel momento in cui transitava il gruppo. Mi hanno detto che c’era una vettura danneggiata, ma non mi sono accorto che fosse quella di Rossi. Dopo aver saputo dei suoi problemi, mi sono detto che sicuramente avrebbe recuperato posizioni, aggiustato la macchina e risalito il gruppo. Ho seguito la sua gara tramite i monitor e le tabelle dei tempi, e ho visto come ha scalato tante posizioni. E’ stato un ottimo avversario ed è un grande combattente, come tutti in casa Andretti. Le loro macchine avevano una grandissima velocità, e lo abbiamo visto anche con Hunter-Reay, che ha controllato il passo della gara. Non c’è stato un momento nel quale non mi sono preoccupato. Siamo arrivati a Sonoma con tanta pressione, perché quest’anno in qualifica abbiamo fatto tanta fatica, in particolar modo sui circuiti permanenti. Devo dare grande credito alla squadra, che ha cambiato totalmente direzione nel creare l’assetto della monoposto. La macchina è stata fin da subito veloce: tutto ha funzionato alla perfezione”.