Scott Dixon ha aspettato due giorni per esprimere il suo parere sulle sue recenti disavventure. A Sonoma è stato penalizzato per la ripartenza dai box che lo aveva visto colpire “di rimbalzo” due meccanici del team Penske, a Baltimora è stato colpito da Graham Rahal, ma il pilota ex Ganassi non ha ricevuto alcuna penalità per quanto fatto a Dixon. A condire il tutto, Scott è stato costretto al ritiro dopo essere stato spedito a muro da Power.
Una situazione del tutto inaccettabile per Dixon, che ha sparato a zero sul modo di gestire le penalità in corsa, sul metro di giudizio del tutto difforme e ha messo in seria discussione l’operato del direttore di corsa Beaux Barfield.“Rahal domenica mi è venuto addosso alla ripartenza e non è stato penalizzato: alla ripartenza successiva Servia, che ha fatto la stessa manovra, invece si è visto affibiare un drive thorugh. Power è rientrato in maniera pericolosa ai box prendendo quasi dentro alla pompa dell’etanolo, ma l’ha scampata. Semplicemente ci sono troppe decisioni sbagliate sulle penalizzazioni.” Ma Dixon, oltre a prendersela per la decisione dei commissari di non riaccendergli la macchina per permettergli di tornare ai box per le riparazioni del caso, ha anche criticato aspramente il direttore di corsa Beaux Barfield: “E’ abbastanza ovvio che Beaux Barfield non sia in grado di fare il suo lavoro. Non è capace di farlo, e per questo se ne deve andare.”
Dixon ha anche rigettato al mittente le scuse porte da Will Power. “Eravamo in quarta marcia, e a quella velocità non puoi scartare da una parte all’altra della strada in quel modo: che l’abbia fatto apposta o meno, ha fatto una grande stupidata. Comunque una cosa è curiosa: guardando i team radio, Penske e Cindric hanno detto esattamente a Power cosa doveva raccontare una volta sceso dalla macchina.”