Di Resta re della notte di Misano riapre il campionato, Paffett che disastro!
26 Agosto 2018 - 1:20
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Lo scozzese trionfa in Gara 1 in una serata agrodolce per la Mercedes

Sul palcoscenico di Misano va in scena la prima gara in notturna del DTM, che regala grandi sorprese e colpi di scena ai tifosi italiani assiepati sugli spalti. A cominciare dal ritiro di Gary Paffett che, con la concomitante vittoria di Paul Di Resta, riapre totalmente il campionato a 7 gare dalla fine, visto che lo scozzese è ora a solo un punto dall’inglese. Per Di Resta è il terzo successo stagionale, il secondo consecutivo dopo quello ottenuto nella Gara 2 di Brands Hatch, chiudendo davanti a uno straordinario Robin Frijns (al suo primo podio in DTM) e al nostro Edoardo Mortara, che si fa beffare dall’olandese a due curve dalla fine della gara.
In una corsa caratterizzata da molti contatti, testacoda e incidenti, c’è da sottolineare la grande prova di Alex Zanardi, 13° al traguardo e a pochi passi dall’arrivo in zona punti.

Al via Di Resta mantiene il comando, nonostante uno scatto non proprio perfetto, mentre Paffett guadagna due posizioni sopravanzando Mortara e Rast. Proprio il tedesco dell’Audi è autore di una partenza deficitaria, scendendo dal 3° al 6° posto, mentre da sottolineare lo strepitoso scatto di Wittmann, che da 15° al via si ritrova 8° al termine del primo giro. Il bi-campione del DTM è probabilmente uno dei protagonisti principali di queste prime fasi di gara, con un sorpasso ai danni di Rockenfeller e uno subito da Mueller: ma il tedesco completa questa smania iniziale finendo in testacoda da solo in percorrenza del Carro, vanificando tutto. Intanto inizia il valzer dei pit-stop, con Di Resta e Paffett che rientrano all’unisono nel corso del sesto giro, mantenendo le posizioni virtuali di vertice inalterate. Ma l’inglese, con gomme fredde, si vede minacciato da Mortara: i due si toccano alla Quercia, facendo entrare nella lotta anche Eng, e, nel giro successivo, sempre nella stessa curva, Paffett è costretto a ritirarsi per il cedimento della sospensione anteriore destra, quella della ruota che aveva precedentemente toccato il posteriore della Mercedes dell’italiano. Per l’inglese è letteralmente notte fonda, visto che il suo vantaggio in campionato su Di Resta verrà pressoché azzerato. A causa del ritiro di Paffett viene mandata in pista la Safety Car, mentre Zanardi effettua il suo primo cambio gomme; alla ripartenza Juncadella arriva lungo alla Rio e viene infilato da Farfus, che prende il comando provvisorio della gara, mentre, appena dietro, Eng sopravanza Di Resta per quello virtuale. Ma passa pochissimo tempo che la Safety Car deve già rientrare sul tracciato. Infatti, accadono ben quattro ritiri nel giro di pochi secondi: Spengler, Green e Rast fanno carambola alla Quercia, mentre Auer finisce in testacoda dopo esser stato tamponato da Eriksson al Carro (per questo lo svedese prenderà un drive through). Nuova ripartenza e Di Resta sopravanza subito Eng, ma lo scozzese arriverà lungo alla Quercia, dovendo ricedere la posizione all’austriaco della BMW. Intanto Eriksson, poco prima di effettuare il DT, infila di gran carriera Duval, Mueller e Glock per il 6° posto, che, però, sarà molto effimero. Con Farfus ai box, la battaglia tra i primi inizia ad infiammarsi, ma Eng, con gomme vecchie dal terzo giro, inizia a calare di prestazione e viene passato agevolmente da Di Resta e Mortara, mentre dalle retrovie, a passo di carica, emerge la sagoma dell’Audi di Frijns, che si sbarazza di Mueller, Duval ed Eng per il 4° posto, iniziando a sentire odore di podio. Podio che diventa realtà al momento del ritiro di Juncadella (il quale doveva ancora effettuare la sosta obbligatoria), ma l’olandese mette nel mirino anche le due Mercedes di Mortara e Di Resta. Intanto Wehrlein riesce a recuperare fino al 6° posto, dopo il testacoda dei primi giri con Duval, sopravanzando Eng e Glock. All’ultimo giro Frijns tenta il tutto per tutto su Mortara, con un duello accesissimo che porta al sorpasso decisivo dell’olandese sull’italiano a sole due curve dal traguardo.
Quindi, oltre a Di Resta, Frijns e Mortara, terminano a punti anche Duval, Mueller, Wehrlein, Glock, Eng, Wittmann e Rockenfeller, con Zanardi splendido 13°.

Come detto all’inizio, grazie alla vittoria di stasera, Paul Di Resta (176) si porta a un punto da Gary Paffett (177) e riapre totalmente i giochi nella lotta al titolo. Balzo in avanti per Edoardo Mortara, ora 3° in classifica piloti con 118 punti, ma lontanissimo dai primi due.

 

Foto di copertina: Andrea Bonora / Bonoragency Photosport