De la Rosa: “Budapest impegnativa sia per i piloti che per i mezzi”
26 Luglio 2014 - 12:40
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de la rosa ferrariL’Hungaroring è un circuito senza mezze misure, odiato da alcuni piloti, amato da altri, nonostante il caldo che caratterizza sempre il weekend di gara. “Il circuito dell’Ungheria è sicuramente il mio preferito. Non solo perché qui sono riuscito a salire sul podio, ma anche perché penso sia una pista fantastica, con molti tipi di curve, frenate importanti, ma anche basse velocità. Non mancano le curve veloci, in particolare la cinque che è anche cieca, e alcuni cambiamenti di inclinazione che aumentano la percezione della velocità”.

“L’asfalto – continua Pedro – ha normalmente poco grip quando si comincia a girare il venerdì, poi migliora man mano che le vetture depositano gomma sul tracciato. Inoltre, ora, la qualità del manto è molto buona mentre in passato era estremamente irregolare. Sorpassare qui è molto difficile, perché il rettilineo dalla curva quindici alla uno non è molto lungo: di conseguenza la qualifica in questa gara è particolarmente importante. Normalmente è molto caldo quando corriamo in Ungheria e i piloti devono mantenersi idratati, bevendo tutto il litro e mezzo di liquidi che hanno a disposizione nell’abitacolo. Per fortuna, comunque, il clima è secco e quindi meno faticoso dal punto di vista fisico”. Naturalmente non è solo chi guida a patire le alte temperature, ma anche la vettura: “Un aspetto molto importante in Ungheria è il raffreddamento sia del motore che dei freni, perché oltre alle condizioni esterne, c’è da tenere presente anche il fatto che ci sono rettilinei molto corti che non permettono un raffreddamento ottimale”.