In vista della 24 ore di fine mese, sul tracciato di Daytona è ufficialmente iniziata la stagione IMSA 2018. Sono infatti in corso i test denominati ”Roar before the 24”, che iniziano già a dare delle indicazioni in vista della gara vera e propria.
Lo scorso anno abbiamo assistito ad un vero e proprio dominio delle Cadillac, che subito si sono riproposte al top almeno nella prima giornata di prove.
DAY 1 – Sugli scudi subito Filipe Albuquerque. Il portoghese, ex Audi nel Mondiale Endurance, ha portato la vettura dell’Action Express Racing in vetta alla classifica dei tempi girando in 1’37”196, precedendo di soli 34 millesimi l’Oreca del Core Autosport di Colin Braun. Terza posizione per Renger van der Zande sull’altra Cadillac del Wayne Taylor Racing, precedendo Tristan Vautier, alfiere del team Spirit of Daytona. Tutto ciò indica che troviamo tre Cadillac nelle prime quattro posizioni, con solo un’Oreca in grado di impensierire le vetture americane sviluppate dalla Dallara.
Fernando Alonso non è andato sotto al tempo di 1’38”602. Lo spagnolo ha completato 21 giri nel corso della giornata, avvicinandosi alla miglior prestazione della propria vettura. Il più veloce al volante della Ligier è stato l’altro debuttante Lando Norris, solo un paio di decimi più rapido dello spagnolo.
Le Porsche hanno dominato la classe GT Le Mans, con Laurens Vanthoor al comando delle operazioni con il tempo di 1’44”065 davanti al compagno di squadra Nick Tandy.
Tra le GT Daytona il riferimento è della Lamborghini Huracan di Frank Perera davanti alla Porsche del nostro Matteo Cairoli, subito in forma al volante della 911 del team Manthey.
DAY 2 – La seconda giornata ha riproposto la supremazia delle Cadillac. Il più rapido è stato l’ex Sauber di Formula 1 Felipe Nasr. Il brasiliano sulla vettura dell’Action Express Racing ha fermato il cronometro sull’1’36”973, ottenendolo nella sessione pomeridiana la seconda. Nasr ha condotto anche la terza e ultima sessione in notturna, ma con tempi più alti di circa mezzo secondo.
Alonso ha continuato a prendere confidenza con il tracciato, ma non ha migliorato il suo ”best lap” della prima giornata, girando un paio di decimi più lento. Sembra comunque evidente che la sua Ligier non sia in grado di giocarsela con le Cadillac e tanto meno con le Oreca, mentre è più vicina alle Mazda del team Joest e alle Nissan Dpi.
Tra le GT Le Mans la giornata è stata appannaggio delle Ford. Calcolando i tempi di tutte le sessioni, il miglior giro in assoluto lo ha fatto registrare Ryan Briscoe, ma è stata ottima la crescita della Ferrari. Seconda posizione infatti per il campione WEC Pier Guidi. Nella sessione notturna è andato invece al comando Sebastien Bourdais, davanti alla Porsche di Gianmaria Bruni.