Il Rally d’Argentina, quinto appuntamento stagionale del WRC, mantiene le promesse della vigilia. Seconda giornata di gara spettacolare con diversi avvicendamenti e tanti ritiri eccellenti. Andiamo con ordine. Giornata ideale per correre, 14 gradi Celsius misurati sul termometro che permettono ai piloti di scegliere senza difficoltà la miglior mescola possibile: le soft della Michelin per sterrato. L’ordine di partenza della SS2 è dato dalla classifica Piloti del Mondiale: primo Ogier, secondo Latvala, terzo Ostberg. SS2 aggiudicata da Ogier con vantaggio di 7″ dal compagno Ogier. SS3 di 51 Km che vede Latvala davanti, sorpasso nella classifica generale che dura poco, perchè Seb Ogier tira la zampata nella SS4 e passa nuovamente in testa. Si giunge alla SS5, la Ascochinga-Agua de Oro 2 , con Ogier davanti al compagno di squadra di soli 0.5″. Qui Latvala decide di cambiare il corso degli eventi con una prova sensazionale che gli permette di fissare il tempo in 37:57.3, ben 18.2″ in meno di Ogier(che paleserà nelle dichiarazioni post-prova il suo disappunto per un problema alla ruota posteriore).
Sintetizzare la giornata nella pur avvincente sfida al vertice sarebbe riduttivo. Colpi di scena in casa Hyundai, purtroppo con soli aspetti negativi. Neuville e Sordo out per problemi al motore e campanello d’allarme per la casa tedesco-coreana, con il primo pilota richiamato a prova in corsa dal team che gli consiglia di fermarsi per non compromettere l’unità motore. Volkswagen arrembante, quindi, con Mikkelsen che sino alla SS4 occupava agevolmente la terza piazza, ma che nella SS5 è stato costretto a fermarsi a causa di una foratura. Il norvegese del team2 Volkswagen aveva avuto un problema anche durante la SS3 a causa di un lieve incidente. Brutte notizie in casa Ford con un Evans e Kubica mai competitivi e con Hirvonen che nella SS2, dopo pochi Km ha commesso un errore, incappando in un incidente esiziale per la sua vettura. Riportiamo infine le dichiarazioni di Kubica, molto tristi per i suoi fan. Il pilota polacco oggi ha espresso tutta la sua amarezza per l’incapacità di poter affrontare al meglio la gara visto il mancato efficiente utilizzo del freno a mano (ricordiamo la scarsa mobilità della sua mano destra), fortemente richiesto sulle strade sterrate argentine. Nota di colore il ritiro dell’italiano Bertelli.