Il GP del Canada lascia la Ferrari con un mucchio di cenere in mano. Si aveva l’occasione quantomeno per ridurre il distacco dagli avversari. Cosa che invece hanno saputo fare le altre squadre, Red Bull su tutte.
Mattiacci commenta così il 6° posto di Alonso e il 10° di Raikkonen (ancora più in crisi): “Ci aspettava una gara non facile, perché storicamente non è una pista adatta alla Ferrari. È inutile nascondere che il risultato ottenuto è insoddisfacente, ma solamente il fatto di aver migliorato le prestazioni durante il week-end è un segnale che ci dice che bisogna insistere sulle aree in cui i nostri rivali riescono a fare la differenza”
Mattiacci, prosegue poi dicendo che “guardando la gara, è evidente che ci sia stata una sorta resistenza sul fronte dell’affidabilità e i nostri principali avversari hanno saputo sfruttare meglio di tutti l’opportunità concessa dalla Mercedes. Per il nostro futuro non faccio previsioni. Bisogna solo chiedere autocritica e metterci il massimo impegno per far sì che nelle prossime gare Alonso e Raikkonen siano più competitivi di quanto lo siano stati fino ad oggi”
Pat Fry, invece, sottolinea il fatto che “a inizio gara, partendo dietro, su questa pista è molto difficile superare quindi siamo stati bloccati nelle retrovie. Nella parte finale della gara il nostro passo è migliorato, ma il gruppo era parecchio lontano per poterlo raggiungere”.
Infine, mette in evidenza che “i miglioramenti apportati alla F14 T non abbiano dato i risultati sperati. Per questo motivo, con gli ingegneri e tutta la squadra, continueremo a lavorare per portare avanti lo sviluppo della vettura”