Si è concluso il 37° Rally di Argentina, dopo ben 300 km di prove cronometrate a decidere tutto è stato un ponte. Già perchè proprio un ponte, sull’ultima prova Power Stage del rally, a tradito il povero Elfyn Evans che arrivando troppo forte nella curva prima della struttura non è riuscito ad inserire correttamente la vettura e ha rischiato persino di forare l’anteriore destra nella tocca fatale. Dal canto suo Thierry Neuville ha fatto, dal secondo giorno di gara in poi, ha fatto un gran lavoro rimontando ben 1 minuto di distacco, che lo attardava dal inglesino di M-Sport/DMack.
Vincendo questo quinto appuntamento stagionale, il belga, riesce definitivamente ad uscire dal quel turbine di dubbi che attanagliavano il suo nome ad inizio stagione,quando aveva dimostrato una fallosità non il linea con il ruolo di capo-squadra. Riesce ad agguantare una vittoria importante che è, si frutto del suo talento e del giusto set-up, inoltre contemporaneamente dimostra la validità della sua Hyundai I20 coupé, che si dimostra ancora una volta l’auto più completa e competitiva tecnicamente, anche se ancora troppo delicata e avvezza a noie meccaniche. Con due vittorie e un 3° posto Neuville ritorna a dare la caccia al titolo con i suoi 18 punti di distacco dal leader, potrebbe davvero diventare un avversario temibile per Ogier e Latvala.
2° Elfyn Evans che come detto, si è lasciato scappare una vittoria quasi certa, a causa dei problemi sorti sulla sua Ford Fiesta gommata Dmack, prima con una foratura e poi con cali di potenza che hanno consentito l’avvicinamento di Neuville. Il giovanotto Inglese comunque ha mostrato grande maturità nella gestione gara, un sangue freddo che lo ha tradito solo negli ultimi chilometri di un rally condotto in maniera esemplare, che lo vede adesso come “wild card” da qui a fine stagione.
3° un arrembante Ott Tanak che ancora una volta straccia il capo-squadra Ogier, mostrando un passo ottimo, e prima giornata a parte, riesce a vincere molte prove essere competitivo e recuperare fino al podio, segno che alla fine la Ford Fiesta M-Sport non va così male come lamentato dal campione Francese, anzi riesce ad agguantare ben 2/3 del podio ed essere l’unica a mettere sotto pressione i piloti Hyundai. Tanak dopo quest’altra ottima gara si ritrova in quarta posizione assoluta nel mondiale a poco più di 40 punti da Ogier, ed ormai ciò che manca all’Estone per essere un top driver a tutti gli effetti è la prima vittoria iridata, che potrebbe finalmente far “sbloccare” il giovanotto a cui già non mancano testa, coraggio e prestazione assoluta.
In 4° posizione è arrivato Sebastian Ogier, dopo aver patito problemi per tutto il week-end, viene beffato persino dal meno blasonato compagno di squadra, e non riesce a far di megli. Dal campione del mondo, adesso c’è da aspettarsi di più di questo, da ben 3 gare si lamenta del cattivo set-up della macchina e di noie meccaniche che a volte sembrano perseguitare proprio Ogier. Dopo i primi cinque round, il quattro volte campione del mondo si trova comunque saldamente in testa alla classifica iridata, ma il suo gap da i primi sembra essersi assottigliato, a tal punto da poter minacciare la leadership già dalla prossima gara
5° il primo pilota Toyota Gazoo Motorsport, Jari Matti Latvala, che ha condotto una gara regolare, ma senza mai riuscire ad essere incisivo ai fini di classifica assoluta.Adesso si cominciano a vedere il limiti della sua auto in termini di assetto e potenza motore, sopratutto su degli sterrati duri quali quelli argentini. Comunque mantiene la 2° posizione in classifica piloti ma dovrà fare i conti, a breve, con un arrembante Thierry Neuville che sta sopraggiungendo subito dietro.
A completare la top ten troviamo Hayden Paddon che conclude 6° una gara anonima che solo un anno fa gli aveva regalato la prima vittoria nel WRC, 7° Juho Hanninen che continua a far maturare dei dubbi a Toyota sulla sua validità come pilota ufficiale del team, data la scarsezza di risultati.8° Dani Sordo che ha vissuno un week-end davvero pessimo, con la sua i20 coupé che non ha smesso una prova di dare problemi, ad aggiungersi anche le forature che lo hanno costretto a perdere diversi minuti, 9° Mads Ostberg che non riesce a finalizzare la buona partenza di gara, nel secondo giorno perde lo split posteriore e da quel momento non sarà più in grado di tenere il passo con i primi, si può consolare a fine gara perchè i fans argentini hanno riportato il pezzo alla Jipocar Racing, evitando altre spese;10° e primo di WRC2 Pontus Tideman che approfitta della solitaria trasferta in sud america per agguantare il massimo dei punti a disposizione ai danni di Mikkelsen.
L’Argentina non è più terra di Citroen, e questo lo si era capito dopo la dipartita di Loeb, ma non riuscire a concludere nemmeno la gara con una macchina è davvero un qualcosa di imbarazzante per Yves Matton. il dt della casa di Satory ha la consapevolezza di avere un auto che, se assettata in maniera corretta, può diventare davvero un pericolo per i rivali, ma con piloti così incostanti quali Kris Meeke (che cappotta 2 giorni su 3) e Breen. Davvero sfortunato l’irlandese che nel primo giorno di gara atterra male in un salto è resta con l’auto bloccata in 5° marcia, davvero non fanno bene ne al morale ne all’immagine di Citroen Racing questi 0 che si susseguono, forse hanno riposto erroneamente troppe chance su Kris Meeke ed ora sono costretti ad affidarsi a Craig Breen per salvare una barca che sembra stia colando a picco.