Il 14° Rally d’Italia-Sardegna non poteva cominciare meglio, mostrando la selettività della gara sarda. Al comando dopo il primo giorno di gara ci sono Hayden Paddon con Sebastian Marshall, che sfruttando la ottima posizione di partenza sono riusciti a sfruttare al meglio tale vantaggio. Il pilota Hyundai ha messo a segno ottimi crono, ma lo stesso “kiwi” è consapevole che la gara certamente non si vince oggi. 2° Thierry Neuville in gran rimonta, ha spinto per tutto il secondo giro di prove e forato ben due gomme per poter spingere al massimo e ricucire il gap mattutino dalla vetta, riesce ad agguantare un ottima posizione che lo vedrà partire domani molto più indietro e quindi non dovendo più “pulire” le strade potrà spingere ed imprimere il proprio ritmo.
Terzo il primo pilota M-Sport, Ott Tanak, dopo aver patito come tutti i big la posizione di partenza, è riuscito ha recuperare terreno durante la giornata, che lo ha portato ai piedi del podio, finalmente con un auto, almeno per la giornata odierna affidabile e performante. Quarto Jari-Matti Latvala che dopo aver voltato pagina, data la brutta avventura portoghese, è riuscito a mantenersi sempre nel gruppo dei primi ed adesso è il primo delle Toyota in gara, dopo la debacle sull’ultima prova di giornata da parte di Juho Hanninen che sbatte e rompe il radiatore e tutta la carrozzeria anteriore della sua Yaris WRC Plus concludendo la giornata sesto assoluto e dimostrandosi ancora troppo falloso.
Quinto Mads Ostberg, con la sua Fiesta marcata JipoCar, riesce a completare un ottima prima giornata di gara, nonostante sia l’unico pilota veramente privato che corre qualche gara quest’anno, mostra ancora di che stoffa è fatto. Sesto, come detto, Juho Hanninen che avrebbe concluso la giornata sul podio, se non avesse sbattuto proprio sull’ultimo passaggio della Tergu-Osilio.
Settimo il campione del mondo, molto più attardato rispetto alla “truppa”, ha passato l’intera giornata a pulire le strade sarde agli avversari, e dunque perso molto tempo che dovrà necessariamente recuperare nei prossimi giorni se vuole avere ancora qualche chance di vincere la gara.
In ottava posizione troviamo Esapekka Lappi, che ha condotto una prima giornata magistrale, vincendo per la prima volta ben due prove speciali e dimostrando non solo una regolarità attualmente mancante ad uno dei suoi compagni di team, ma anche che la versione aggiornata della Toyota Yaris WRC Plus è veramente un grosso step in avanti per il team finno-nipponico.
Nono Andreas Mikkelsen, primo e ultimo pilota rimasto in gara del team Citroen, sta imparando prova dopo prova, il funzionamento della sua Citroen C3, senza commettere errori, d’altro canto, il team avrà ancora molte “gatte da pelare”, visto il ritiro irrimediabile per Kris Meeke, piegando il roll-bar non potrà più ripartire per la gara domani, altra sorte beffarda invece è toccata a Craig Breen che ha rotto il cambio, quasi nello stesso modo del Messico, in un atterraggio pesante dopo un salto. 10° e nuovo leader di WRC2 c’è Eric Camilli, che dopo essere stato retrocesso dalla M-Sport quest’anno correrà il WRC2 alla ricerca del successo che lo proietterebbe di nuovo nella serie massima. Altra giornata negativa per Dani Sordo, lo spagnolo ha patito tutto il giorno problemi di potenza sulla sua Hyundai i20 Coupé, dapprima con problemi all’intercooler, poi la rottura del turbo, e in seguito problemi di elettronica che lo ha costretto al ritiro, ripartirà domani con la regola del super rally(o rally 2), ma ormai fuori dai giochi per la vittoria assoluta.
Il migliore degli Italiani, dopo il ritiro di Fabio Andolfi, è Simone Romagna, che con la sua Fiesta WRC di vecchia generazione si trova 18° assoluto dopo il primo giorno.
Appuntamento a domani con ben 142 chilometri di tratti cronometrati e il fantastico salto di Monte Lerno, che sarà il più spettacolare quest’anno.