Dario Franchitti: avrei dovuto correre a Le Mans con Porsche nel 2015
14 Gennaio 2017 - 19:33
|
L'ex star della serie americana IndyCar rivela di aver avuto l'opportunità di gareggiare a Le Mans, nel 2015 con la Porsche che poi conquistò la gara

Il quattro volte campione IndyCar Dario Franchitti, ha rivelato ai colleghi di Autosport di essere stato vicinissimo a disputare la 24 ore di Le Mans 2015 e non solo, con Porsche. Il famoso pilota britannico, avrebbe concluso la sua esperienza in america con le stagioni 2013 e 2014, per poi passare all’impegno in LMP1 con la casa tedesca. Purtroppo per lui, un bruttissimo incidente nella tappa di Houston nel 2013, l’ha costretto ad un prematuro ritiro dalle competizioni  quando aveva 40 anni. Ciò ha impedito a Franchitti di prendere parte alla gara che voleva a tutti i costi vincere: la 24 ore di Le Mans.

Ecco alcune dichiarazioni del tre volte vincitore della Indy 500: “mi sarebbe piaciuto davvero tanto correre a Le Mans, questo era il mio grande sogno. Ed avrei potuto farlo finalmente nel 2015, in LMP1! Sono un grandissimo fan del marchio Porsche, il mio smartphone è pieno di immagini di vetture Porsche, e posseggo personalmente un paio di modelli stradali, amo questo brand. Ho una forte amicizia con  Wolfgang Hatz – ha continuato Franchitti – e gli accennai di questo mio interesse. Qualche tempo dopo andai a Weissach ( quartier generale Porsche Motorsport ) per un incontro segretissimo con il team principal Seidl. Gli spiegai che volevo concludere la stagione 2013, provare a rivincere la Indy 500 nel 2014, e che poi avrei voluto dedicarmi al WEC e Le Mans. La risposta fu entusiasta, da parte di tutti i presenti, e prendemmo un accordo “a voce”. Purtoppo poi le cose sono andate diversamente da come avevo previsto. 

Per chi non lo sapesse, Dario Franchitti ha partecipato più volte a gare endurance, soprattutto alla 24 ore di Daytona. Dopo il suo terribile incidente ha seguito un lungo periodo di riabilitazione, ora può tornare al volante di una vettura da gara, ma non può correre il rischio di un altro incidente. A detta sua, uno dei pochi rimorsi che ha oggi, è proprio quello di non aver potuto aggiungere “trofei eccellenti” alla sua bacheca, ma si ritiene fortunato a poter avere ancora una vita normale dopo tutto.