L’annuncio ufficiale non è ancora arrivato, ma Danica Patrick ha finalmente confermato che sarà presente alla 500 Miglia di Indianapolis. Dopo le indiscrezioni filtrate nei giorni scorsi, e confermata dalla stessa pilota statunitense, ieri è emerso che sarà l’Ed Carpenter Racing la squadra che darà a Patrick la possibilità di chiudere la sua carriera nella corsa più importante della IndyCar.
“Sono super elettrizzata di avere la possibilità di correre per il team di Ed Carpenter – ha spiegato Danica Patrick a Dave Furst di WRTV – Nel corso degli anni ha dimostrato di essere un grande competitor. Abbiamo corso contro un sacco di volte. Parte del merito di questa partnership è dovuta a Matt Barnes, che lavora per il team Carpenter come capo degli ingegneri. Lui è stato il mio ingegnere di pista nel 2009, quando correvo per l’Andretti Autosport, e avevamo finito il campionato in quinta posizione. Io e Matt la pensiamo allo stesso modo su tante cose, e ci siamo tenuti in contatto anche dopo che ho lasciato la IndyCar. Tanti fattori mi hanno portato a ritenere che correre per il team Carpenter fosse la scelta giusta: ha una grande squadra che è molto competitiva, di solito si qualificano bene a Indy, hanno vetture veloci e Matt Barnes è uno dei responsabili del team”
Ed Carpenter ha dato il benvenuto alla ragazza nel team: “Sono felice. Non avevo in mente di parlare adesso del suo arrivo. L’annuncio ha interrotto un po’ i nostri piani, ma ci ha entusiasmato. Spero che Danica faccia bene alla Daytona 500, e poi possiamo concentrarci sul lavoro per poter trascorrere un grande mese di maggio assieme”.
Il pilota e team owner della squadra ha poi detto di auspicare che i vertici della IndyCar concedano a Danica Patrick la possibilità di svolgere dei test extra rispetto a quelli previsti dal regolamento, sulla falsariga di quanto successo con Alonso nella passata stagione. “Stiamo esplorando anche queste opzioni, e vorrei già ottenere risultati su questo campo questa settimana. Vorremmo fare qualcosa di più di un semplice test di refresh per lei, visto che è stata fuori dalla IndyCar per molti anni. Tutto si riduce a ciò che deciderà la IndyCar, se ci darà la deroga sulla base dei giorni disponibili per i test, le vetture disponibili e se c’è la volontà della serie di darci l’opportunità di fare prove extra. La mia speranza è quella di poter svolgere lo stesso programma di test di Alonso, che ebbe una deroga”.