D’Ambrosio vince a Marrakesh e ringrazia l’harakiri BMW
12 Gennaio 2019 - 17:50
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ePrix Marrakech 2019
Il pilota Mahindra, partito decimo, suggella una grande rimonta sfruttando il patatrac di Sims e Da Costa. A podio Frijns e Bird. Grandi rimonte dal fondo per le due Techeetah

A nove minuti dal termine, la gara del Marrakesh E-Prix sembrava ormai essere una questione delle sole due BMW, solitarie al comando, con Sims preceduto da Da Costa. Un attacco un pelo oltre il limite del britannico e una staccata troppo forzata del brasiliano hanno fatto il resto: Da Costa a muro, ritirato, e Sims costretto a chiudere quarto. Delusione enorme per il brasiliano, autore sin lì di una gara magistrale, pronto alla doppietta dopo Ad Diriyah. Di tutto questo ne ha approfittato Jerome d’Ambrosio, a bordo della sua Mahindra, diventando così il secondo vincitore della Season 5, ritrovando il successo a distanza di quasi 3 anni dall’ultima affermazione.

© Twitter / Mahindra Racing

Il belga ha messo in scena una pregevole rimonta, condita da sorpassi notevoli e una buona gestione dell’Attack Mode. Sfruttando le prime fasi di gara concitatissime e piuttosto caotiche, d’Ambrosio è riuscito ad evitare la monoposto di Vergne in testacoda, piazzandosi sesto già dopo il primo minuto. Da lì in poi una ulteriore rimonta, fino a ritrovarsi primo. Suspense nel finale, con la Safety Car entrata per l’incidente di Da Costa, che ha spento le luci soltanto pochi secondi prima del termine dei 45 minuti. Tutti hanno dovuto quindi compiere un ultimo giro da qualifica, in sostanza, con Jerome che ha dovuto resistere strenuamente ai tentativi d’attacco di Frjins.

© Twitter / Envision Virgin Racing Formula E

Risorgono le Virgin dopo l’11° e il 12° posto di Ad Diriyah, e lo fanno con un clamoroso podio. Frjins, partito ottavo, chiude secondo dopo una buona rimonta e qualche sana “sportellata”. Bird, poleman di giornata, paga una deludente fase centale di gara, dopo che la partenza lo aveva visto andare bene via dalle BMW e dal resto del gruppo. Il disastro delle due monoposto tedesche lo ha visto risalire miracolosamente sul podio, resistendo brillantemente e tenacemente ad un ultimo disperato attacco di Sims, provvisto di Attack Mode, nel finale.

© Twitter / DS TECHEETAH

Quarto quindi Sims, davanti alle due Techeetah, protagoniste entrambe, ma per situazioni differenti, di una pregevole rimonta. Vergne, infatti, ha dovuto ricostruire praticamente da zero la sua gara, dopo un folle attacco in curva 1 ai danni di Bird. Il francese si è girato in testacoda, ritrovandosi in fondo allo schieramento. La tenacia, la grinta, unita ad una notevole efficienza della Techeetah, hanno permesso al francese di chiudere quinto, davanti al compagno Lotterer. Decisamente più in sordina, il tedesco ha inallelato sorpassi su sorpassi dopo esser partito dalla ventesima posizione, chiudendo per l’appunto sesto.

© Twitter / Audi Formula E

Prestazione non esaltante delle Audi, con Di Grassi settimo e Abt decimo. Va detto, ad onor del vero, che il brasiliano, autore tra l’altro del giro più veloce della gara in 1:20.296, ha subito un danno all’ala anteriore in seguito al testacoda iniziale di Vergne. Ottavo Buemi, partito bene ma costretto ad un lungo molto ampio per evitare lo spinner di giornata, nono Evans. Rimonta incoraggiante per Gunther, da ventunesimo a dodicesimo, male sia Piquet Jr. che Massa, rispettivamente quattordicesimo e diciottesimo. Delusione per gli ex della Formula 1, con Wehrlein e Vandoorne entrambi ritirati in seguito ad un contatto nelle fasi iniziali con Paffett.

Immagine in evidenza: © Twitter / Mahindra Racing