McLaren e Honda hanno scritto pagine importanti della storia della F1 in passato, ma il ritorno del connubio fra la scuderia inglese e il motorista giapponese non ha riportato la McLaren ai vertici della F1. Le power unit nipponiche si sono rivelate poco affidabili e inferiori a quelle della concorrenza, costringendo Fernando Alonso e Jenson Button a correre nelle posizioni di rincalzo negli ultimi due mondiali.
Una situazione che sta spazientendo la McLaren, che ha fretta di ritornare a lottare per la vittoria. E proprio il rapporto di lavoro sempre più difficile fra McLaren e Honda ha fatto sorgere nuovi e interessanti scenari di mercato, che vorrebbero la scuderia di Woking lontana dal rinnovo della partnership coi giapponesi e più propensa a scommettere sulla BMW.
La casa automobilistica tedesca ha abbandonato la F1 al termine della stagione 2009, dopo aver disputato quattro stagioni come costruttore, e da allora non ha mai guardato la categoria con grande interesse. Tuttavia il passaggio nel 2014 dai motori aspirati alle moderne power unit, e la recente partnership tecnica siglata con la McLaren nell’ambito delle vetture stradali, hanno riportato in auge la possibilità di un ritorno in F1 della BMW come motorista del team inglese.
Manuel Franco, corrispondente del quotidiano spagnolo AS ha inoltre affermato che la BMW sta lavorando alla realizzazione di un motore V6 Turbo identico a quello utilizzato in F1.