La Formula 1 del 2018 sarà una Formula Risparmio. I piloti e i team dovranno infatti centellinare al meglio l’utilizzo delle power unit nel corso della stagione, visto che il regolamento concede la possibilità di usarne solo tre penalty free. Nel caso in cui venga montato su una monoposto il quarto MGU-H o il quarto motore endotermico, scatteranno automaticamente delle penalizzazioni sulla griglia di partenza.
Nel corso dell’ultimo meeting dello Strategy Group la Red Bull, con Chris Horner in prima linea, ha cercato in ogni modo di evitare l’entrata in vigore delle nuove restrizioni sui motori. La proposta di Horner era di lasciare il regolamento uguale a quello attualmente in vigore, che fissa in quattro il numero di power unit per campionato.
Secondo quanto rivelato da Autosport, la richiesta della Red Bull è stata rigettata a causa della netta opposizione della Ferrari, che non vuole posticipare le restrizioni in materia di motori. La scuderia di Maranello, che a Ginevra era rappresentata dal presidente Marchionne e dal team principal Arrivabene, ha già speso diversi milioni per realizzare delle power unit in grado di reggere il gravoso impegno di affidabilità previsto dalla regole 2018 e non è disposta a cambiare posizione. Per questa ragione la Ferrari non ha garantito l’unanimità necessaria per cambiare le regole approvate dal Consiglio Mondiale della FIA.