La prova di ieri è stata solo un riscaldamento, da oggi i giochi iniziano a diventare seri. La prima vera tappa di questa Dakar 2019 ha visto i piloti impegnati nel percorso da Pisco a San Juan de Marcona: oltre 550 km che di cui 342 sotto l’occhio attento del cronometro. In questa seconda giornata iniziano già i primi colpi di scena che però rimescolano le carte rispetto a ieri.
AUTO – Le vetture sono le prime a chiudere la giornata e ad avere la meglio su tutti è stato Sebastien Loeb. Il pilota della Peugeot, dopo un esordio non eccellente, oggi ha dato spettacolo soprattutto nella seconda metà della prova. Il nuovo pilota della Hyundai WRC ha chiuso la tappa con il tempo 3h26m53s precedendo di appena 8 secondi Nani Roma, agguerrito e in rimonta nella fase finale dello stage. La sua è la prima delle Mini a tagliare il traguardo. La casa inglese “vince” quindi la lotta con Toyota che vede due Hilux occupare la terza e quarta posizione. A sorpresa, però, ad occupare queste posizioni ci sono Bernhard Ten Brinke e Giniel de Villiers. I due hanno chiuso rispettivamente a 81 e 90 secondi dal battistrada e sono i due nuovi leader della generale, ma a posizioni invertite.
Il risultato dei due portacolori della Toyota è dovuto a una giornata negativa da parte dei leader di ieri. Carlos Sainz ha sofferto due forature sul suo X-Raid e ha così perso del tempo che lo hanno portato a chiudere con l’ottavo crono e 4m40s di ritardo dall’ex compagno di squadra. Per quanto riguarda Al-Attiyah, il qatariota ha chiuso fuori dalla top 10 a oltre 7 minuti di gap. Quello a cui questa Dakar non è partita proprio nel verso giusto è Stephane Peterhansel, il quale è stato costretto a perdere circa un quarto d’ora per un insabbiamento al 109° chilometro. Per sua fortuna il team mate Cyril Despres (sesto di giornata, ndr) è intervenuto in suo aiuto. Il 13 volte vincitore ha chiuso la tappa con il 17° tempo a +15m09s dal battistrada.
Da annotare il ritiro di Orlando Terranova dopo un incidente che ha peggiorato le sue condizioni alla schiena, già precarie prima del via. L’argentino è stato trasportato in elicottero verso l’ospedale più vicino per accertamenti.
MOTO – Sfida all’ultimo gas nella categoria a due ruote tra Matthias Walkner e Ricky Brabec. Gli alfieri di KTM e Honda hanno lottato “carena contro carena” per la vittoria di tappa. Lo statunitense sembrava avere la meglio, ma sul finale è stato l’austriaco a beffarlo e a conquistare il miglior tempo. Il campione in carica ha chiuso con il tempo di 3h23m57 precedendo il rivale di appena 22 secondi.
Tutto questo non è però servito a nulla dato che a mantenere la leadership della classifica generale è Joan Barreda Bort che ha chiuso con il terzo crono in lista. Lo spagnolo ha amministrato un po’ del suo vantaggio, chiudendo a 101 secondi dalla vetta, mantenendone però 91 e 93 rispettivamente su Walkner e Brabec.
Sopra i tre minuti solo Toby Price (KTM) e Pablo Quintanilla (Husqvarna) con il quarto e quinto tempo. Più staccati invece Sam Sunderland (KTM) ad oltre sei minuti, Adrien van Beveren (Yamaha) oltre i nove e Kevin Benavides (Honda) a 10 minuti dal battistrada. Molto attardato Xavier de Soultrait (Yamaha) che con i suoi 16 minuti di gap, incrementa il ritardo in generale a oltre 20 minuti da “Bang bang”.
CAMION – Continua l’eterna lotta tra Kamaz e Iveco con Eduard Nikolaev che infila il secondo trionfo consecutivo dopo la tappa di ieri. Oggi il russo ha chiuso davanti solo a un big della casa torinese, Gerard de Rooy che ha subito un ritardo 2m39, salendo a un totale di 4m23s. Terzo posto per il Kamaz di Sotnikov, il quale ha preceduto i due del team Petronas, Villagra e Genugten. L’argentino è ora terzo in classifica generale con un ritardo di tre minuti dal team mate e di 7m23s dalla vetta. Più in difficoltà Karginov (7° a +19m39s) e Mardeev (10° a +21m07).
Al momento la classifica generale vede, come detto, Nikolaev al comando con un piccolo gap importante, ma Iveco è subito lì con tre trucks nelle prime cinque posizioni, tutti racchiusi in poco più di 10 minuti.