Dopo la meritata pausa di ieri in quel di La Paz, i piloti rimasti sono ripartiti alla volta dell’Argentina per la seconda settimana di gara della 40esima edizione della Dakar, la decima in Sud America. Come da tradizione la tappa successiva al Rest Day coincide con la temutissima “Marathon”, ovvero lo stage in cui veicolo e piloti sono “abbandonati” nel deserto, senza la possibilità di poter usufruire dell’aiuto dei meccanici al bivacco, al termine della prova per effettuare le dovute riparazioni. Questa prima parte iniziata a La Paz e terminata a Uyuni ha visto un percorso di 726 km, di cui 425 cronometrati per tutti i contendenti ad eccezione dei camion. I partecipanti con i mezzi pesanti hanno affrontato un tragitto differente lungo 669 km, dei quali solo 368 di speciale. A rendere più complicata questa prova, il maltempo si è fatto sentire soprattutto nelle fasi di gara in cui moto e auto sono state coinvolte.
AUTO
Seconda vittoria consecutiva per Carlos Sainz, primo pilota Peugeot ad avere problemi in questa edizione, ma anche l’ultimo rimasto in gara per cercare di portare a casa il trionfo finale. Ebbene sì, delle due vetture del Leone Rampante, solo quella dello spagnolo è rimasta davanti nella classifica generale, questo perché un problema ad una sospensione e un ammortizzatore, della Peugeot di Stephane Peterhansel, hanno costretto il francese ad accumulare 1h48′ di ritardo dal vincitore per le dovute riparazioni. Grazie alla mezz’ora di vantaggio guadagnata nelle prime sei tappe, il 13 volte campione è ora in terza posizione a 80 minuti dal compagno di squadra e a soli 9 da quello che lo precede.
Tornando alla tappa di oggi, la seconda e la terza posizione sono ad appannaggio delle Toyota con Giniel de Villiers che precede Nasser Al-Attiyah. La coppia del team francese ha tagliato il traguardo con un ritardo rispettivamente di 12’05” e 14’19” dal battistrada. Quarto posto per la Mini del polacco Przygonski, seguito dalla Ford di Martin Prokop.
MOTO
Anche in questo caso si festeggia una seconda vittoria consecutiva di tappa, quella di Joan Barreda che ha portato in cascina il terzo trionfo del 2018 ponendolo allo stesso livello di Casale (Quad) e Nikolaev (Camion). Vittoria sofferente per lui che nel corso della tappa è caduta battendo fortemente a terra il ginocchio destro, che potrebbe pregiudicargli il proseguo della gara. Il pilota della Honda ha completato il tragitto in poco più di 5 ore precedendo Adrien van Beveren di appena 2’51”. Alle spalle del francese Kevin Benavides con 8’02” di ritardo dal vincitore. Questa particolare classifica ha portato ad un cambiamento in quella generale. Il francese della Yamaha torna infatti in vetta, dopo averla persa proprio a vantaggio dell’argentino nell’ultima tappa.
Dietro all’ex leader della generale un gruppetto di mischia con ben 6 piloti racchiusi in circa 3 minuti e mezzo. Ad aprire le fila è il campione 2016, Toby Price, a 41 secondi dal podio di giornata, quindi Pablo Quintanilla separato di 10 secondi dall’australiano. Sesto posto per Walkner a 9’16” dalla prima piazza, seguito da Svitko a 9’30”, quindi con l’ottavo tempo Xavier de Soultrait a 10 minuti e infine Antoine Meo a 12’46” con un minuto di penalità accumulato nel corso della tappa.
QUADS
Il francese Axel Dutrie ha conquistato la prima parte della tappa marathon chiudendo con un tempo inferiore alle 7 ore. E’ stato l’unico tra tutti a riuscire a scendere sotto questo muro. Il primo degli avversari, Marcelo Medeiros ha tagliato il traguardo con un tempo di 4’50” più alto rispetto all’europeo. Terza posizione per il leader della classifica a quasi 9 minuti. Ignacio Casale continua nella sua fase di amministrazione, ma soprattutto continua anche a guadagnare gap importanti ai danni degli inseguitori. Alexis Hernandez, oggi solo 8°, ha raccolto altri 20 minuti di ritardo dal cileno, salendo ora sopra l’ora di distacco dalla prima posizione della classifica generale.
CAMION
Nella categoria dei mezzi pesanti arriva il primo trionfo di tappa per Ton van Genugten. L’olandese di Iveco ha preceduto il compagno di marca Federico Villagra per una doppietta di camion italiani. L’argentino, a 2 minuti e un secondo dal battistrada, ha recuperato quasi tre minuti sul suo avversario per la lotta alla vittoria finale. Eduard Nikolaev, infatti, ha terminato la giornata con il terzo tempo a 4’54” dalla vetta della classifica e quindi a 2’53 dall’argentino di Iveco. Il distacco tra i due per la volata finale è ora sotto i 50 minuti.