Gli equipaggi rimasti in gara nell’edizione numero 40 della Dakar, nella giornata di ieri, hanno salutato il Perù dirigendosi verso la Bolivia, destinazione La Paz. Nella capitale sudamericana, sede del traguardo della sesta tappa, i piloti si fermeranno per un giorno prima di riprendere la strada verso la fine. Nello stage di ieri con partenza ad Arequipa (Perù) ed arrivo, per l’appunto, a La Paz (Bolivia) i partecipanti hanno affrontato un tragitto lungo 758 km. Se per quad, auto e moto la parte cronometrata si è attestata sui 313 km, per le due ruote è stata accorciata a soli 190 per scongiurare i problemi nel caso fosse arrivato il maltempo.
AUTO
Continua la sfida a due per la vittoria finale. Se mercoledì a trionfare è stato Stephane Peterhansel, ieri è arrivata la risposta di Carlos Sainz che a sua volta ha colto il primo successo di tappa del 2018. Il pilota spagnolo, che non aveva di certo iniziato questa Dakar nel migliore dei modi, ha iniziato un percorso di risalita che ha avuto il suo culmine poche ore fa. La prima posizione conquistata nella sesta tappa ha permesso al campione iberico di recuperare quattro minuti e sei secondi dal suo compagno di squadra, portandosi ora a 27 minuti dalla prima posizione generale. Alle spalle della coppia Peugeot, Nasser Al-Attiyah e Giniel de Villiers portano le due Toyota rispettivamente al terzo e quarto posta di giornata. Per gli alfieri della casa nipponica un distacco di 5 minuti e 5 secondi e 5 minuti e 31 secondi dal battistrada. Peggio è andata alla Toyota di Ten Brinke (meglio piazzata in classifica generale, ndr) che con nove minuti di ritardo, ne ha accumulati altri 5 da Peterhansel aumentando il gap ad 80 minuti.
Tornano ad occupare le zone alte anche Cyril Despres che, dopo diversi giorni ritrova la top five, anche se inutile ai fini della gara, e Mikko Hirvonen con la Mini che segue il francese.
MOTO
Come detto tappa ridotta per i piloti delle due ruote per evitare possibili problemi in caso di maltempo, che, per fortuna dei riders, è rimasto lontano dalla zona di gara. Questa tappa corta ha dato così vita ad un’intensa battaglia per la vittoria di giornata, infatti ci sono ben 27 piloti racchiusi in poco meno di 10 minuti. Ad avere la meglio è stato Antoine Meo al primo trionfo stagionale, il quale ha preceduto Kevin Benavides e Toby Price di 30 secondi. L’argentino, sfruttando la leggera lentezza di van Beveren, ha recuperato il minuto di ritardo che aveva dal francese per scavalcarlo portandosi in cima alla classifica generale. Lo stesso pilota della Yamaha non è riuscito infatti ad andare oltre l’ottavo posto con 3’24 di ritardo dal vincitore.
Diversi sono stati gli scambi di posizione, oltre a quello fondamentale della leadership. Walkner, oggi 11°, ha perso infatti la seconda posizione scivolando in terza. Sale in quinta invece il campione 2016 Toby Price. Risalgono anche il vincitore di giornata che scavalca il connazionale de Soultrait e anche Pablo Quintanilla, ieri sesto, dopo la tappa di mercoledì da dimenticare.
QUAD
Doppietta argentina quella profilatasi nell’ultima tappa prima della pausa. Questa volta la vittoria è andata a Jeremias Gonzalez Ferioli che ha preceduto il connazionale Pablo Copetti di 1’50. Il paraguaiano Galeano a 2 minuti e 18 di ritardo, chiude il podio. Continua invece la fase di amministrazione di Ignacio Casale che per la prima volta nel 2018 non finisce nelle prime tre posizioni. Il cileno, a 3’11 dal battistrada di giornata, continua però ad accumulare vantaggio sull’avversario principale, Alexis Hernandez. Il peruviano infatti ha chiuso 3 posizioni alle spalle del pilota Yamaha aggiungendo circa 80 secondi al suo ritardo totale. Da annotare invece il ritiro di Rafal Sonik, che non ha preso parte alla sesta tappa a causa di problemi fisici.
CAMION
Secondo trionfo di tappa per Federico Villagra che bene si è adattato al continuo cambiamento climatico che ha interessato il percorso di ieri. Il sudamericano è riuscito a rosicchiare 5 dei 57 minuti di svantaggio che lo separano ancora da Eduard Nikolaev, che non è andato oltre la sesta posizione. Buona la prestazione di casa Tatra che con Martin Kolomy ha raggiunto il secondo posto con due minuti e quarantasei di svantaggio; a seguire con il terzo tempo il secondo Iveco, quello di van Genugten. Quarto il migliore dei Kamaz, quello Dmitry Sotnikov.