Passato il giorno “di pausa” in cui i piloti rimasti in gara in questa Dakar hanno percorso il tragitto da Tupiza a Salta con il cronometro in tasca, oggi si è svolta la decima tappa e prima svolgersi interamente sul territorio argentino. I contendenti alla vittoria hanno affrontato un percorso con partenza a Salta e arrivo a Belen con 795 km di insidie e solo 372 validi per la tabella dei tempi. Una tappa davvero difficile che ha messo in difficoltà diversi piloti delle zone alte della classifica, soprattutto per i partecipanti sulle due ruote.
AUTO
Dopo i problemi avuti nella settima tappa aveva annunciato che non avrebbe tentato di vincere questa Dakar, ma a vedere dalle sue prestazioni sul campo, sembrano opposte le intenzioni di Stephane Peterhansel. Il francese ha ottenuto la terza vittoria di tappa mantenendo la vetta della classifica sin dai primi chilometri. Il pilota della Peugeot ha incrementato waypoint dopo waypoint il suo vantaggio sulla coppia della Toyota, concludendo con 8m46s di vantaggio su Giniel de Villiers. Nella fase finale dello stage, l’altra Toyota, quella di Nasser Al-Attiyah ha perso quasi mezz’ora scivolando dal secondo posto all’ottavo con un ritardo di 29m16s sul vincitore. Il qatariota, vittima della rottura di un triangolo della sospensione posteriore, che lo ha rallentato a 70km dalla fine, ha così lasciato la seconda posizione in classifica generale proprio al 13 volte vincitore della Dakar.
Terzo posto di giornata, invece, per il leader della classifica Carlos Sainz che, con i 13 minuti di ritardo subiti oggi dal compagno di squadra, ha visto diminuire il suo vantaggio sullo stesso a 50 minuti, a quattro tappe dal termine, con una penalità di 10 minuti ancora non definitiva che potrebbe aumentare così come diminuire.
MOTO
Un martedì pieno di colpi di scena quello della Dakar sulle due ruote. Partito tutto secondo programma, con i big a farla da padrone, ma da un certo punto in poi il roadbook non del tutto chiaro ha fatto perdere alcuni dei protagonisti, i quali hanno aumentato vertiginosamente il proprio tempo di gara. Non solo, il colpo di scena maggiore è stato la caduta di Adrien van Beveren a pochi chilometri dal traguardo. Il francese ha tentato di raggiungere il traguardo, ma ha dovuto desistere ritirandosi dalla gara a causa di un infortunio che lo ha costretto ad abbandonare le chance di vittoria in elicottero.
Ad avere la meglio oggi è stato Matthias Walkner che ha colto il primo trionfo di tappa prendendosi anche la momentanea testa della classifica generale. L’austriaco della KTM ha chiuso con un vantaggio di 11m35s su Pablo Quintanilla e 16m21s sullo spagnolo Farres Guell. Il suo rivale numero uno, che fino a ieri si giocava con lui la terza posizione per pochi secondi, ovvero Joan Barreda Bort, è stato una delle vittime dell’errata interpretazione del road book. Questo ha portato lo spagnolo a perdere tanto tempo, tagliando il traguardo con il 14° crono a 38m15s dall’avversario. Il suo gap da Walkner in classifica generale sale così a 39m42. Non è andata di certo meglio a Kevin Benavides; l’argentino non ha saputo sfruttare l’occasione per riprendersi la leadership perché, così come Barreda, ha perso tempo per il deserto sudamericano. Il pilota di casa ha finito la decima tappa in 17a piazza con un ritardo di 47 minuti e mezzo dal battistrada. “Nonostante tutto” in classifica generale perde una sola posizione, infatti ora si trova terzo a 41 minuti dalla leadership. Nel gruppo degli “sperduti” anche Toby Price arrivato con 49 minuti di ritardo.
QUAD
Seconda vittoria in questa Dakar 2018 per Nicolas Cavigliasso. Il rookie argentino la fa da padrone nella tappa di casa precedendo il connazionale Jeremias Ferioli di appena due minuti e sei secondi. Tra i due si intensifica la sfida per la seconda posizione in classifica generale. Tra i due piloti albiceleste ci sono solo 1m53s. A godersi questa lotta tra argentini è sempre Ignacio Casale che continua la sua fase di amministrazione. Il cileno, saldamente in testa alla classifica della sua categoria con più di 100 minuti di vantaggio, si è accontentato ancora una volta del terzo posto perdendo poco più di sei minuti dal più veloce di giornata.
Ancora una giornata negativa per Alexis Hernandes che accumula un’ulteriore mezz’ora di ritardo allontanandosi sempre più dalle prime posizioni. Da annotare la prestazione di Kees Koolen, il pilota coinvolto nell’incidente con Carlos Sainz. L’olandese ha viaggiato per tutta la prova nelle zone alte della classifica, con il quinto tempo in tasca. Negli ultimi chilometri ha però perso molto tempo scivolando in tredicesima posizione a quasi un’ora di ritardo dal battistrada.
CAMION
Colpo di scena a metà anche sui mezzi pesanti. Se nella prima metà della tappa Villagra e Nikolaev hanno proceduto più o meno sugli stessi tempi, non è stato altrettanto nella parte finale. Il russo ha accumulato minuti su minuti di ritardo, finendo quasi per dimezzare il proprio vantaggio. Ricapitolando la giornata di oggi; il vincitore è Ton van Genugten con Iveco, il quale ha preceduto il suo compagno di squadra Federico Villagra di soli 33 secondi su oltre 5 ore e mezzo di gara. A seguire il duo della casa italiana c’è Viazovich che è giunto al traguardo con 11 minuti di ritardo rispetto all’olandese, con il quale si contende l’ultimo gradino del podio in classifica generale. Dietro al bielorusso compare Eduard Nikolaev che ha perso 22m14s dal primo degli Iveco, ma soprattutto 21m43s da quello con cui è accesa la sfida finale. Se il suo distacco si è attestato quasi sempre sui 9 minuti nell’ultima metà dello stage odierno, i restanti 12 li ha accumulati tutti negli ultimi chilometri. Si riapre quindi la sfida per la vittoria che pochi giorni fa sembrava essere ormai chiusa dato l’enorme vantaggio che aveva il russo nei confronti degli avversari.