E’ Lima, in Perù, la città di apertura della quarantesima edizione del Rally Raid più famoso della storia, la Dakar. Per la decima volta inoltre l’appuntamento classico di inizio stagione si svolge in Sud America. Nella tappa che si è svolta ieri, con partenza per l’appunto a Lima, i piloti sono stati impegnati in un percorso di 272 km dei quali solo 31 sotto l’occhio attento dei cronometri. Tutti i piloti erano diretti a Pisco che oggi ospiterà la prima delle tre tappe circolari dell’edizione 2017.

AUTO
Partenza in quarta per la Toyota che nella giornata di ieri ha portato a casa il primo e secondo posto. Ad aggiudicarsi il primo stage è stato Nasser Al-Attiyah che, a bordo del suo Hilux, ha completato il percorso in 21 minuti e 51 secondi. Meno di mezzo minuto di gap per il suo team mate Bernhard Ten Brinke. A 34 secondi e a chiudere il podio di giornata è il pilota di casa Nicolas Fuchs che quest’anno per partecipare alla gara ha adottato il Borgward BX7.

Le armate Toyota e Mini hanno completato la top ten del primo stage con l’americano Bryce Menzies, rookie della categoria, che ha chiuso a 38 secondi dal vertice, con 15 secondi di vantaggio sul ben più esperto Nani Roma, suo compagno di squadra. Seguono De Villiers 6°, Hirvonen 8° e Prokop 10°.

Partenza con il freno a mano tirato, invece, per la Peugeot che non compare nella lista dei primi 10 classificati. Il primo ad apprire in classifica è il plurivincitore Stephane Peterhansel in undicesima piazza con 3’15 di ritardo dalla prima delle Toyota, quindi Cyril Despres al 15° posto, seguito da Sainz 16°. Ancora più in salita è la Dakar di Sebastien Loeb, probabilmente al suo ultimo tentativo, che dopo 3 km ha accusato problemi ai freni che lo hanno portato ad accumulare un ritardo di quasi mezz’ora sugli avversari.

MOTO
Top-4 abbastanza variegata nelle due ruote con ben quattro rappresentanti di quattro diversi costruttori a fare la loro comparsa. Il vincitore di tappa è il campione 2017 Sam Sunderland a bordo della sua Red Bull KTM. L’inglese è stato l’unico a chiudere i 31 km sotto i 21 minuti staccando già di 33 secondi il francese Adrien van Bevern sulla Yamaha. Terza posizione per la Husqvarna di Pablo Quintanilla, seguito ad un solo secondo dalla Honda di Joan Barreda Bort.

Oltre il minuto il primo a classificarsi è Xavier de Soultrait con la Yamaha, alle cui spalle troviamo l’austriaco Mattias Walkner con KTM.

E’ folto il gruppo di italiani sulle due ruote in questa edizione. Il primo al traguardo è Alessandro Botturi che con Yamaha ha chiuso al 33° posto con 5’38 di gap dalla vetta, quindi Jacopo Cerutti (Husqvara) in 39a posizione, seguito a 80 secondi da Alessandro Ruoso su Ktm in 42a piazza. Gerini 64°, Bertoldi 100°, Vignola 113° e Minelli 132° chiudono la schiera.

QUAD
Decisa è la partenza di Ignacio Casale che nei primi chilometri di questa edizione ha spinto a fondo imponendo da subito distacchi importanti sugli avversari. Il cileno della Yamaha ha concluso il percorso in 27’32 rifilando un secondo esatto al campione in carica Sergey Karyakin. Tre invece i minuti di ritardo di Pablo Copetti che ha chiuso il podio di giornata. 4’01 è invece il distacco di Rafal Sonik; il polacco ha chiuso in quinta posizione. Tredicesimo posto, invece, per il primo degli italiani, Juan Carlos Carignani.

CAMION
Per i mezzi più pesanti del lotto la Dakar 2018 si apre con la vittoria di Alex Loprais con Tatra che ha completato i 31 km in appena 25’15. Alle sue spalle il Renault di van den Brink e il Kamaz del campione in carica Eduard Nikolaev, attardato di soli 29 secondi. Quarto posto per il primo camion Iveco (che quest’anno non potrà contare su Gerard de Rooy che ha preferito l’Africa Eco Race, ndr), quello di van Genugten.