Ha conquistato la testa della gara alla seconda speciale e non l’ha più mollata: Craig Breen, complice qualche uscita di strada di troppo degli avversari, si aggiudica a mani basse il Rallye di Lettonia a bordo della sua Peugeot 208 R5.
Tappa insidiosa la seconda, con tantissima neve e nebbia, che tuttavia viene amministrata nel miglior modo dal pilota della Peugeot Rally Academy; l’irlandese ha quindi la meglio sull’estone Siim Plangi, secondo al traguardo ad oltre un minuto e quaranta dal leader, primo della classe LRC2, alla guida della Mitsubishi Lancer Evo X.
“ E’ fantastico, è stato un rally davvero sfinente. Questo è un grande risultato e una motivazione in più in vista della mia gara di casa, il Circuit of Ireland Rally; spero che questo sia il primo successo di una lunga serie“, ha detto Breen.
Sul gradino più basso del podio Butvilas Dominykas, navigato da Heller Kamil, sulla loro Subaru Impreza Sti, che con una gara regolare strappano un gran risultato.
Quello che stupisce più di tutti, però, è Emil Bergkvist, che con la sua piccola Opel Adam R2 si piazza al sesto posto assoluto dell’ERC, primo di classe RC4 e primo fra gli Junior: davvero tempi notevoli e di tutto rispetto con una vettura nuova che si lascia alle spalle la più blasonata Peugeot 208 R2 guidata da Rockland e dall’altro pilota idolo locale Sirmacis Ralfs.
“ E’ incredibile, ringrazio il mio team, dobbiamo continuare così“, ha dichiarato Bergkvist, quasi con le lacrime agli occhi.
Entrambi i piloti raggianti sul traguardo, dopo che nella prima gara Breen non aveva impressionato anzi si era fermato per un incidente.
Andando ad analizzare le prove di oggi, possiamo tuttavia vedere come cinque delle sei prove siano state vinte dal velocissimo pilota russo Lukyanuk Alexey con la Fiesta R5 del Team Chervonenko Racing e l’altra speciale (SS n. 6) dal polacco Kajetanowicz Kajetan alias Kaito sempre con una Fiesta R5, supportata dalla Lotos Rally Team, stessa scuderia di Robert Kubica.
Come il primo rallye dell’ERC, anche questa gara è stata davvero difficile per le condizioni climatiche avverse; vedremo nel terzo appuntamento in Irlanda, nella prima settimana di aprile se si correrà su un asfalto asciutto come molti piloti auspicano.