La vicenda del mancato sciopero dei commissari di Monza, a causa dei mancati pagamenti dei rimborsi spese, ha riportato l’attenzione dei giornali sul ruolo degli ufficiali di percorso. In generale, purtroppo, questo tipo di notizie avvengono in caso di vicende drammatiche, come nel Gran Premio del Canada, quando un commissario fu investito da una gru durante la rimozione di una vettura o più recentemente, il “pelo” che la moto di Marquez ha fatto agli ufficiali intenti a rimuovere la Yamaha di Crutchlow. Il ruolo dei commissari è fondamentale e la loro passione permette il corretto svolgimento della gara, sia di auto che di moto. Vediamo qual’è il compito di questi volontari, perchè tali sono:
Questi uomini (e donne) sono il braccio operativo della direzione gara. Principalmente il loro compito è quello di segnalare ai piloti se ci sono dei problemi in pista rimanendo in costante contatto radio con la race direction. Si occupano di rimuovere le auto o le moto che siano, cercando di ripristinare la pista più velocemente possibile, segnalando con un rapportino i dettagli dell’incidente o di una scorrettezza avvenuta nel corso della gara.
Se non ci fosse passione nessuno potrebbe fare questo lavoro: a volte si sta in pista dalle 8.30 di mattina fino alla 8 di sera (in base alla manifestazione) con mezz’ora di pausa pranzo (se non ci sono imprevisti), sotto il sole o con la pioggia; non c’è mai il clima ideale per un commissario. Tutti coloro che sono nella così detta “sala regia” della direzione gara sono passati per l’attività in pista. Non può che essere così, perchè non si può dirigere un gruppo di lavoro così ampio (per una gara Mondiale di moto si parla di più 150 commissari – il numero varia in base alla lunghezza della pista) senza sapere cosa si prova (spesso anche paura per la propria incolumità) e con quale velocità avvengono gli incidenti.