Una qualifica che ha dell’incredibile quella appena svoltasi nel sul tracciato britannico, in una giornata altrettanto tale. Se le prove libere della mattina erano state cancellate causa neve, la sessione ufficiale si è corsa con pista bagnata e ha dato dei sorprendenti verdetti.

La striscia di 11 pole consecutive di pole della Porsche è stata interrotta dalle nuove e altrettanto sorprendenti Audi R18. La partenza al palo se l’è presa la vettura numero 7, grazie ai temponi di Andrè Lotterer e Marcel Fassler (con loro correrà domani anche Treluyèr). Il trio dei vincitori dell’anno passato ha preceduto la vettura gemella, che ha completato una prima fila tutta Audi.

In casa Porsche la delusione è comprensibile. Dopo i temponi di ieri, le 919 Hybrid devono accontentarsi della seconda fila, con la numero 1 che grazie ad Hartley proprio all’ultimo ha scalzato l’altra Porsche di Dumas, relegandola al quarto posto. Disastro per la Toyota. Le TS050 Hybrid hanno entrambe lamentato dei problemi al boost, fondamentale in condizioni di umido. La Bykolles è in pole tra i privati, ma evidenti problemi hanno rallentato le Rebellion, soprattutto la numero 13.

In LMP2 la G-Drive Racing si conferma il team da battere nonostante il cambio di telaio da Ligier a Oreca. Il team russo con la vettura numero 26 si è preso la pole grazie alla media migliore realizzata da Renè Rast e Romain Rusinov, davanti alla Ligier di Derani, che aveva fatto il miglior tempo della sessione, il cui lavoro è stato vanificato dal ben più lento Cumming. Terzo tempo per la Ligier di Albuquerque e Gonzales.