La Mercedes si gioca il jolly difensivo nel corso dell’udienza sul Test Gate. Il “Ghedini” di Stoccarda ha attaccato su tutta la linea la Ferrari, dichiarando che se la Mercedes è colpevole anche la Ferrari lo è. L’articolo 22.1 del regolamento recita: “Si considera come attività in pista ogni attività che non faccia parte di un evento del campionato in corso, e che utilizzi vetture sostanzialmente conformi al regolamento tecnico vigente, a quello dell’anno precedente o a quello dell’anno successivo.”
La Mercedes gioca su quell’avverbio “sostanzialmente”, che a loro avviso dovrebbe inguaiare anche il Cavallino.
Ma non c’è solo una guerra di codicilli. Il legale della Mercedes ha dichiarato che la Ferrari, prima del Gp di Spagna 2012, provò in pista per un test di 1000 km con le gomme Pirelli. La Rossa provò con la monoposto del 2011, cosa teoricamente vietata dal regolamento, e inoltre percorse una distanza superiore al consentito. Ma non finisce qui: in quel test al volante della Ferrari c’era Felipe Massa, così come lo stesso Massa ha guidato nel test di 1000 km di quest’anno, che non è stato svolto dal solo De la Rosa a quanto sembra. La teoria difensiva si basa su un report temporale degli eventi svolti sul circuito di Barcellona.
Oltre a questo la Mercedes ha anche detto che una parte di test della Ferrari non era dedicato solo ad una prova gomme, ma a una sistemazione degli assetti della vettura, tant’è che una parte delle prove non è stata richiesta, prenotata e pagata dal costruttore degli pneumatici, bensì dalla scuderia italiana. Infine, il legale del team tedesco ha puntato il dito anche contro l’ex responsabile della Bridgestone e ora dipendente della Ferrari Hirohide Hamashima, che avrebbe avuto degli scambi di informazioni con la Pirelli sui dati emersi dal test gomme del 2013 svolto dalla Rossa.
PS: fonte Autosport.
PPS: Qui non si punta il dito contro questa o quella squadra e tantomeno non si vogliono nascondere malefatte parlando d’altro. Si tratta di dare TUTTE le notizie.