Tanti Paesi puntano ad essere rappresentati nei più importanti campionati motoristici del mondo, non solo nelle Formule. E’ il caso di Cile e Giappone, che hanno presentato alla FIA la propria candidatura per ospitare il World Rally Championship a partire dal 2019.
Lo Stato sudamericano è sicuramente quello più vicino a ottenere questo obiettivo, mirando a diventare il 14° appuntamento della prossima stagione collocandosi nel calendario appena una settimana dopo il Rally d’Argentina.
“Siamo molto vicini ad un accordo con gli organizzatori cileni – ha affermato il promoter del WRC, Oliver Ciesla, in un’intervista rilasciata ai colleghi di Motorsport.com – L’idea di percorrere un Rally nella foresta è molto accattivante, con diverse Prove Speciali che partirebbero dal mare e salirebbero oltre i 2000 metri di altezza sulle montagne. Per questo motivo, quindi, il Cile non ha nulla da invidiare alle altre location già presenti nell’attuale calendario”.
“Il Rally è il secondo sport più seguito dopo il calcio nel nostro Paese, abbiamo organizzato il RallyMobil per 18 anni e il WRC sarebbe un ulteriore passo in avanti – ha aggiunto Sebastian Etcheverry, uno degli organizzatori dell’evento – Siamo pronti, le PS che abbiamo previsto sono piuttosto larghe e veloci, probabilmente con la miglior superficie dove correre un rally in tutto il mondo, davvero qualcosa di unico. Inoltre a Concepcion abbiamo circa due milioni di persone con diversi hotel e infrastrutture”.
Anche il Giappone punta a fare il suo ingresso nel WRC già nella prossima stagione, nell’anno che precede il grande evento delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Il Paese del Sol Levante sta lavorando con gli uomini della FIA per ospitare la propria tappa del Mondiale Rally nei dintorni di Toyota City, cittadina ad ovest della capitale.
Sempre meno probabile, invece, l’approdo del WRC in Croazia, che da diverso tempo preme per ospitare un suo appuntamento nel mese di settembre, in un periodo molto ‘fertile’ per quanto riguarda il turismo e la partecipazione della gente. Tuttavia, la scelta di un Rally su asfalto (l’ennesimo del calendario, ndr) e per di più in una nazione europea ha fatto sì che Ciesla puntasse gli occhi su qualcos’altro di inedito, come appunto Cile e Giappone.