Ciao ciao Monza, salta il GP di Formula 1
20 Marzo 2016 - 9:58
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“E’ stato tutto inutile, non c’è più alcun margine per trattare” dichiarazioni alquanto nette e brucianti quelle del presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani, dopo mesi intensi di trattative che avevano persino fatto illudere la riconferma dello storico Gran Premio di Monza.

Logo di Monza

Logo di Monza

Bernie Ecclestone, gran boss della FOM (Formula One Management) che detiene i diritti esclusivi della massima serie automobilistica, si è dimostrato totalmente intransigente, soprattutto dopo la diffusione della notizia di lavori imminenti all’Autodromo di Monza per adattare meglio il circuito alle gare in moto (specialmente per la SBK).

Eppure il capo dell’Automobil Club Italiano le ha provate davvero tutte per convincere Ecclestone, arrivando addirittura a garantire la somma di 19 milioni di dollari annui per l’organizzazione del Gran Premio, studiando un piano apposito per racimolare la somma promessa, ma non c’è stato nulla da fare.

La somma sarebbe stata praticamente pagata dagli automobilisti italiani tramite il Pra (Pubblico registro automobilistico) che non è altro che un ente copia della Motorizzazione civile. Proprio per questo motivo carlo Cottarelli, nel suo rapporto sulla spending review, lo aveva indicato come elemento da tagliare perché fondamentalmente inutile. Sticchi Damiani era comunque riuscito a evitare ciò, proprio nell’ottica del piano di salvataggio di Monza.

L’ultima speranza per cercare almeno di salvaguardare la presenza di una tappa italiana all’interno del calendario di Formula 1 è quella di spostare il Gran Premio d’Italia a Imola o al Mugello. Con moltissima probabilità sarà proprio Imola la candidata numero uno per la sostituzione di Monza, in quanto le infrastrutture legate al circuito (che comunque ha ricevuto l’omologazione della FIA per ospitare un GP di Formula 1, ndr) non sono adatte a supportare il flusso di spettatori previsti per un evento di tale portata. “Tra il poco e il niente preferisco il poco” così cerca di consolarsi il presidente dell’ACI.