Secondo molti è il principale artefice della nascita dell’era Red Bull, molti apprezzano la sua capacità organizzativa e professionale mentre altri puntano il dito contro il suo carattere “particolare”. Chi è veramente Christian Horner? Qual’è la sua storia? Molti tifosi si chiedono qual’è stata la carriera di questo giovane team manager inglese. I suoi inizi, il suo passato, il suo arrivo in F1 e la strada verso la gloria con la Red Bull. Tante domande interessanti che fino a oggi sono rimaste nascoste dietro al solo nome. “Chris” Horner è stato il primo a scommettere sul progetto Red Bull, un progetto rivoluzionario per il circus della F1. Una Formula Uno che guarda allo show, allo spettacolo anche fuori dalla pista. Basti pensare alla spettacolare Energy Station e alle varie iniziative che il Red Bull Racing Team esegue durante l’arco della stagione.
“Il mio lavoro consiste nel gestire gli sforzi di un gruppo enorme di persone ed è davvero tutto il team. La Formula Uno è l’epitome del lavoro di squadra, uno sforzo in cui oltre 500 persone in tutto hanno bisogno di lavorare in assoluta armonia per ottenere il risultato finale la Domenica pomeriggio”. Scopriamo insieme la carriera del team manager inglese. Christian Horner nasce a Leamington Spa il 16 novembre 1973. Chris inizia la propria carriera nel motorsport nel 1992, gareggiando con la Manor Motorsport nel Campionato britannico di Formula Renault. Il risultato iniziale è una vera sorpresa per tutti da che si aggiudica una gara e si classifica come miglior esordiente della stagione. La sua carriera prosegue nelle varie serie junior europee, una percorso che passa dalla Formula Renault alla F3 inglese fino ad arrivare al FIA F3000. I vari team manager lo ricordano come un talento dall’innato senso dell’organizzazione, una persona molto lucida, un uomo team. Horner acquista esperienza sul campo, comincia ad assimilare le basi del mondo delle corse. Da pilota a ingegnere, si interessa al lavoro dei meccanici e all’occorrenza da una mano al proprio team per settare nel migliore dei modi la propria vettura.
Un percorso che lo porterà fino al FIA 3000, vero punto di svolta nella carriera di Horner. Nel 1997, a 24 anni, fonda infatti la Arden International, un piccolo team iscritto al campionato internazionale F3000. Chris acquisisce il doppio ruolo di team manager e pilota, guida e dirige i lavori. Due anni più tardi, precisamente nel 1999, appende il casco al chiodo per dedicarsi completamente alla guida del proprio team. Il senso dell’organizzazione lo porta così a diventare un team manager a tutti gli effetti. Il motto principale di Horner è sempre stato che ognuno doveva avere un ruolo ben preciso nella scuderia. Inoltre i ruoli dovevano essere affidati in base alle capacità tecniche delle persone. Il team doveva vivere in totale armonia. Questo modo di pensare e di agire porterà il team Arden al top delle categorie inferiori dato che riuscirà a portare numerosi trofei a casa. Horner inoltre poterà alla luce diversi talenti tra cui Kovalainen, Liuzzi, Senna e Buemi. Nel giro di pochi anni Horner si ritroverà i riflettori del grande motorsport puntati addosso, soprattutto gli occhi di un ricco imprenditore che ha nella propria mente l’idea di formare un team di Formula Uno.
Parliamo di Dieter Mateschitz, gran capo Red Bull. Nasce così il Red Bull Racing Team guidato da Horner. Inizia così una nuova carriera per il team manager inglese, l’occasione della vita da non farsi sfuggire. Chris applica subito un rivoluzione nell’ex team Jaguar, ingaggiando talenti e, colpo dei colpi, Adrian Newey. Questo sarà il punto chiave delle vittorie future del team. I primi anni della scuderia sono abbastanza complicati dato che i risultati tardano ad arrivare, ma la fiducia in Horner non viene mai negata. Dal 2009 il team comincia a portare a casa risultati importanti e da quel momento in poi arriveranno ben 6 titoli mondiali, tre costruttori e tre piloti con Sebastian Vettel. Proprio il tedesco è una delle migliori operazioni effettuate dall’inglese. Già pilota della “cantera” Red Bull, Horner lo riporta a casa dopo il prestito al team Toro Rosso. Un team manager moderno dal carattere “particolare”, un uomo che punta sempre al meglio. Si possono dire tante cose sulla persona, ma le capacità manageriali e professionali di Horner sono inappellabili. Il ciclo Red Bull si è appena aperto e siamo certi che Chris cercherà in tutti i modi di portare avanti il progetto F1 tanto sognato dal boss RB.
CARRIERA CHRISTIAN HORNER
2012 – Leads Red Bull Racing to third consecutive Constructors’ and Drivers’ Championship wins with seven race victories, eight pole positions and 14 podium finishes overall
2011 – Guides the team as it successfully defends both its titles with 12 wins, 18 pole positions, and 27 podiums
2010 – Leads the team to its first Constructors’ and Drivers’ titles after just six seasons on the grid
2009 – Presides over the team’s first victory and first 1-2 finish at the Chinese Grand Prix and leads Red Bull Racing to second in the Constructors’ Championship
2006 – Sees the team land its first podium with third for David Coulthard at the Monaco Grand Prix
2005 – Appointed Team Principal of Red Bull Racing, the team ends the season in seventh place with 34 points
2004 – Arden win the FIA F3000 Team and Drivers’ title with Vitantonio Liuzzi
2003 – Arden win the FIA F3000 Team and Drivers’ Championship with Björn Wirdheim
2002 – Arden win FIA F3000 Team and Drivers’ Championship with Tomas Enge. (Unfortunately Enge’s title was later rescinded)
2000 – Arden win Euro F3000 team title
1997 – Formed Arden International F3000 team, retired from race driving
1994-6 – British F3
1993 – Second in the British F3 National Class with five wins
1992 – Formula Renault
1991 – Formula Renault Scholarship
1990 – Third in British Karting Championship