MELBOURNE – L’inizio di stagione della Red Bull è stato sicuramente al di sotto delle aspettative: Daniel Ricciardo ha terminato la gara in sesta posizione, con un giro di ritardo dal leader, mentre Danil Kvyat non è nemmeno riuscito a prendere il via a causa del cedimento del cambio sulla sua RB11.
Chris Horner, team principal della Red Bull, è parso alquanto infastidito per la differenza di prestazioni tra la Red Bull e la Mercedes, e ha auspicato un intervento della FIA per permettere agli avversari della Mercedes di riavvicinarsi al team di Stoccarda, così da rendere la competizione più interessante.
“Quando eravamo noi a vincere, e ricordo a tutti che noi non davamo distacchi così importanti agli avversari, furono aboliti i doppi diffusori, gli scarichi soffianti fuorono messi al bando, furono proibite le ali flessibili e furono cambiate le mappature del motore a stagione in corso,” ha detto Chris Horner, citato da Autosport. “E’ stata fatta qualsiasi cosa (per ridurre il vantaggio della Red Bull, ndr), ma non solamente contro la Red Bull: anche alla Williams negli anni passati, così come alla McLaren. Penso che sarebbe meglio avere una situazione che vede il gruppo delle monoposto di F1 più compatto. La FIA, nel rispetto delle regole, ha un sistema per livellare le performance: ritengo che sia un qualcosa sul quale la Federazione debba riflettere.”
Horner in sostanza chiede che la FIA introduca in F1 il Balance of Performance, un meccanismo che viene utilizzato per cercare di “rallentare” le macchine più veloci nel caso in cui il gap sulla concorrenza risulti troppo elevato. La FIA, ad esempio, lo ha già applicato lo scorso anno nel WTCC con la Citroen, arrivando a imporre anche 100 kg di zavorra alle vetture da turismo della casa francese.
Ad ogni modo Chris Horner ci tiene a precisare che il suo intento non è “punire” la Mercedes, bensì ravvivare lo spettacolo. Il team principal della Red Bull a tal proposito ha affemato: “Senza nulla togliere alla Mercedes, penso che abbiano fatto un lavoro eccezionale. Hanno una buona macchina, un motore fantastico e due ottimi piloti, ma il problema è che quando il gap è così grande ci si ritrova con una gara di vetture di serie A, e dietro un’altra corsa, completamente diversa, e questo non giova alla F1.”