BELLE ISLE – Ryan Hunter-Reay è finalmente tornato alla vittoria! Dopo un digiuno di due stagioni e mezza, il pilota dell’Andretti Autosport è riuscito a tornare sul gradino più alto del podio, che gli mancava dalla gara di Pocono del 2015. Il campione IndyCar 2012 ha vinto alla grande la seconda gara disputata dalla IndyCar sul tracciato cittadino di Belle Isle, correndo come sabato un gran premio tutto d’attacco con una strategia a tre soste e un ritmo forsennato.
Rocket Hunter ha costruito il suo successo in due diversi momenti; in primis al decimo giro, quando ha scelto di rientrare ai box per montare gomme nuove a mescola dura e passare a una strategia a tre soste, sulla falsariga di Wickens e Hinchcliffe, mentre Rossi, Power, Jones e Dixon sono rimasti in pista per seguire la strategia naturale su due soste. Dopo il primo valzer di pit stop Hunter-Reay si è ritrovato in seconda posizione, subito dietro Wickens. Il pilota dello Schmidt-Peterson si è fermato al giro 30 per il secondo rifornimento, e qui Hunter-Reay è salito in cattedra stampando in successione una serie di giri veloci, nonostante avesse gomme ormai finite. Dopo il terzo pit lo statunitense si è trovato secondo, a sette secondi da Rossi, ma dopo pochi giri gli è arrivato negli scarichi.
Al giro 63 il vincitore della 500 Miglia di Indianapolis 2016 ha difeso strenuamente la prima posizione, arrivando a bloccare pesantemente la gomma anteriore destra in curva 3 per ritardare la frenata e non dare modo ad Hunter-Reay di attaccarlo. Nella tornata successiva Rossi ha frenato ancora tardi, stavolta troppo. L’ex pilota della Marussia ha bloccato entrambe le ruote anteriori ed è andato dritto nella via di fuga, lasciando la leadership al compagno di squadra. Con questa frenata errata Rossi ha anche bucato lo pneumatico anteriore sinistro, ed è stato costretto a una sosta extra e ha terminato gara 2 di Detroit in dodicesima piazza.
Oh no!😧 There goes Rossi’s front left ⚫ tire.@RyanHunterReay to 🥇 P1!
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Con questo incredibile errore Rossi ha restituito la leadership in campionato a Power, che ha preso la bandiera a scacchi in seconda posizione. Il pilota del team Penske non ha mai avuto il ritmo per impensierire Rossi e Hunter-Reay, ma ha tenuto una condotta di gara molto regolare e ha gravitato sempre in zona podio. Terzo si è piazzato Jones, che dopo qualche difficoltà nei giri iniziali è venuto fuori alla grande sulla distanza. Il pilota del team Ganassi ha preceduto di pochi decimi il compagno di squadra Dixon, e si è preso il gradino più basso del podio soprattutto grazie a un sorpasso effettuato sullo stesso Dixon al quindicesimo giro. Alle spalle del duo Ganassi è arrivato Rahal, autore di una gara solida dopo l’incidente di ieri. Sesto Wickens, che nei primi giri ha occupato senza problemi la seconda posizione. Il pilota canadese ha tentato l’azzardo delle tre soste come Hunter-Reay, ma non aveva il passo del pilota dell’Andretti Autosport e per questo motivo ha perso posizioni. A chiudere la top ten Kannan, bravissimo a rimontare dalla ventiduesima posizione, Kimball, Andretti e Pagenaud.
Gara da dimenticare per Bourdais. Il francese è stato costretto a un pit stop al primo giro dopo aver bucato una gomma. Bourdais ha poi guidato in modo super aggressivo e ha recuperato tante posizioni, arrivando anche a insinuarsi fra Jones e Dixon. Il pilota del Dale Coyne Racing è però finito in testacoda a causa di un cedimento della sospensione posteriore sinistra, e ha perso tre giri per le riparazioni del caso.
Ma l’episodio più incredibile è avvenuto prima dell’inizio della gara, quando la safety car è incredibilmente andata a muro in curva 2 nel giro di riscaldamento. Mark Reuss, Vice Presidente del ramo sviluppo globale dei prodotti della General Motors, ha perso il controllo della Chevrolet Corvette ZR1 in uscita dalla prima chicane del tracciato di Detroit, ed è andato a sbattere. La vettura, che ha un valore di 123.000 dollari, ha riportato danni consistenti all’anteriore.