Scoppia nuovamente la bomba Halo in Formula 1. Il mese scorso, tra lo stupore generale, la FIA ha imposto d’autorità l’introduzione del sistema di protezione del pilota a partire dalla stagione 2018, nonostante il parere contrario di quasi tutti i team, oltre che degli appassionati della categoria. A malincuore le squadre, spinte anche da una certa accondiscendenza dei team principal ai dettami della FIA, si sono adeguate.
Tuttavia negli ultimi giorni diversi progettisti, in primis James Key della Toro Rosso e Andy Green della Force India, hanno espresso parecchie perplessità riguardo alla decisione della FIA. I tecnici avevano già iniziato la progettazione delle vetture 2018, e sono stati costretti a rivedere la distribuzione dei pesi e lo sviluppo del cockpit per controbilanciare l’installazione sulla monoposto dell’Halo.
Ma il problema principale è che le regole tecniche riguardanti l’Halo non sono ancora state rese pubbliche, e i team sapranno solamente a Settembre quali norme dovranno seguire per la realizzazione e la messa a punto del sistema di protezione della testa dei piloti. Una deadline critica, tanto che diverse squadre stanno spingendo per posticipare l’introduzione dell’Halo al 2019, visti i tempi troppo stretti per riprogettare la macchina sulla base dell’Halo.
“Le regole precise sull’Halo saranno note solo a Settembre, ma è troppo tardi – ha detto Andy Green ad Auto Motor und Sport – Il tempo per progettare la scocca ormai è scaduto: non si può più tornare indietro”. “Il centro di gravità salirà, e la distribuzione dei pesi si sposterà avanti – ha spiegato James Key – Saremo costretti a indurire i lati del cockpit per poter superare i test di carico, perciò andrà realizzata da zero una nuova struttura di carbonio per quella parte della vettura”.