Ieri, ad Abu Dhabi, è andata in scena l’ennesima gara concreta e solida di Jenson Button, che ha chiuso 5° con una McLaren da limiti della zona punti, come dimostra l’11° posto di Kevin Magnussen. C’è anche da aggiungere che nelle ultime nove gare, Button è arrivato otto volte davanti al proprio compagno di squadra, dimostrando di essere stato più competitivo del giovane danese. Ma nonostante un buon 2014, chiuso all’8° posto nel Mondiale Piloti con 126 punti, l’inglese non ha certezze di rimanere in Formula 1 anche nel 2015. Questo perché al suo posto verrà preso Fernando Alonso, in arrivo dalla Ferrari, che farà quasi certamente coppia con Magnussen, su cui la McLaren punta molto.
Ma Jenson non si dà per vinto e spera di restare ancora nel Circus anche nella prossima stagione: “Non ho nessuna certezza se l’anno prossimo correrò ancora in Formula 1, ma spero che prendano una decisione molto presto sia per me che per Kevin. Mi auguro che oggi non sia stata l’ultima volta che ho corso in Formula 1, anche perché non ho affrontato questa gara come se fosse la fine della mia carriera. D’altronde una corsa non dovrebbe cambiare la mia carriera o dimostrare che sono ancora in grado di stare qui. Nessuno sa quello che accadrà, ma è stato un vero piacere lavorare con la McLaren in questi anni“.
Poi Button ha anche un pensiero per suo padre John, scomparso improvvisamente nel gennaio di quest’anno: “Se sapesse in che situazione si trova ora il mio futuro, sarebbe furioso. E’ stato un anno difficile senza mio padre accanto, perché quando sei consapevole di andare forte, perdere qualcuno di così vicino fa davvero male. Ad esempio, in Russia, dove sono finito quarto in una gara molto dura, ero veramente sfinito fisicamente e moralmente e mi sarebbe piaciuto scambiare quattro chiacchiere con lui. Spero che lui sarà fiero di me“.