MONTECARLO – Tanti addetti ai lavori ed ex piloti di Formula 1 come Mark Webber avevano diversi dubbi sull’impegno che Jenson Button ci stava mettendo in vista del suo ritorno alle corse. Data l’assenza di Fernando Alonso, che ha deciso di saltare il GP di Monaco per correre la 500 Miglia di Indianapolis, la McLaren ha deciso di rimettere in macchina Button, che a fine 2016 aveva lasciato il suo sedile a Vandoorne.
Il campione del mondo 2009 fin dai primi giri ha mostrato di essere in forma, e che i sei mesi di assenza dalla F1 e la mancanza di conoscenza delle nuove monoposto non lo avevano intaccato negativamente. In qualifica Button ha tirato fuori tutta la sua classe, portando la McLaren in Q3 e qualificandosi in nona posizione. Un risultato che però è stato compromesso dalla carenza d’affidabilità della power unit. La McLaren ha dovuto montare sulla vettura del pilota inglese il quinto MGU-H e il quinto turbo, perciò Button ha ricevuto quindici posizioni di penalità sulla griglia e dovrà prendere il via dall’ultima posizione.
Una penalità che non ci voleva, e sicuramente immeritata, ma che non ha fatto perdere il sorriso a Button. “Sono veramente felice di essere nono e mi sono divertito molto – ha dichiarato il pilota inglese – E’ la mia ultima qualifica e probabilmente una delle più belle della mia carriera. Negli ultimi mesi non mi era mancata la F1, ma mi sono sentito bene quando sono tornato in macchina. Mi è stato detto di gustarmi il ritorno in F1 e l’ho fatto”.
Sulla penalità in griglia Button ha detto: “Non importa quante gare un pilota ha corso, ma una cosa del genere dà sempre fastidio. Lo sapevo già dal venerdì. Anche Vandoorne è penalizzato, ma potrà partire dodicesimo. Saremmo scattati entrambi dalla zona punti, ma purtroppo non è mai facile”.