Quello che abbiamo visto nelle ultime curve del Gran Premio di Argentina a Termas de Rio Hondo ha dell’incredibile. Un disperato tentativo di sorpasso di Andrea Iannone al compagno di squadra Andrea Dovizioso ha messo KO entrambi i piloti Ducati, che in quel momento si trovavano al secondo e al terzo posto.
Le dichiarazioni fatte a caldo da parte del direttore sportivo della Ducati Paolo Ciabatti hanno subito fatto emergere un clima infuocato all’interno del team: “Un attacco del genere al proprio compagno di squadra non può essere minimamente concepito. Purtroppo è accaduto e la squadra ha perso un grandissimo risultato”.
Nonostante la grande delusione, Andrea Dovizioso cerca di mantenere la calma e prova a trovare il lato positivo: “Dobbiamo essere molto contenti per il lavoro fatto finora, anche perché oggi era difficile per tutti: il davanti si davanti si chiudeva, non avevamo il passo di Marquez, ma alla fine potevamo stare a -1 da lui ed essere secondi in campionato. Sono felice di come stiamo gestendo le situazioni della MotoGP, dalle nuove gomme alla nuova elettronica: sappiamo che ci manca qualcosina per essere davvero al top, ma siamo davvero molto vicini agli altri. L’incidente con Andrea? Non l’ho visto e non ci ho parlato, so solo che è stato convocato in Direzione Gara, ma per quanto mi riguarda non cambia assolutamente nulla; quello che pensavo prima lo penso anche ora e quello che è accaduto vale solo come conferma. Peccato solo per la grossa opportunità sprecata”.
Il rammarico di Andrea Iannone è molto grande, ma è consapevole di aver fatto un errore stupido quanto evitabile: “Sono davvero dispiaciuto, non avevo minimamente intenzione di scivolare, né tanto meno di stendere Andrea. Il rammarico è grande, soprattutto per la squadra che sta lavorando molto duro. Appena vedrò il Dovi mi scuserò con lui, ho frenato nel suo stesso punto ma non so perché mi si è chiuso l’anteriore e sono andato giù. Ovviamente mi prendo tutta la responsabilità di quanto accaduto e accetterò le conseguenze che ne verranno, ma ripeto non era mia intenzione privare la squadra di un doppio podio”.