Buemi comanda la doppietta Toyota nei test di Le Mans
03 Giugno 2019 - 10:53
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Le vetture giapponesi precedono Rebellion ed SMP Racing. Corvette al comando in GT

La Toyota ha fatto suo per il terzo anno consecutivo il test day di Le Mans. Le TS050 Hybrid hanno dominato in lungo ed in largo la giornata di preparazione alla maratona della Sarthe, che si disputerà tra meno di due settimane. Ad avere la meglio è stata la #8 di Sebastien Buemi, con lo svizzero che era stato il più veloce già in mattinata, per poi migliorarsi nel pomeriggio arrivando a girare in 3’19”440. Staccata di otto decimi la #7 di Mike Conway, accreditata del secondo tempo in 3’20”249.

Si tratta di tempi ancora molto lenti, visto che siamo a circa 5” dalla pole dello scorso anno, ottenuta in 3’15” da Kazuki Nakajima. Le vetture private e non ibride sono abbastanza vicine: il terzo posto è della Rebellion R13 Gibson #1 di Andrè Lotterer, che ha fermato il cronometro sul 3’21”323, dunque meno di un paio di secondi di ritardo dal battistrada. Quarta la SMP Racing #11 di Stoffel Vandoorne, con sette decimi di distacco dal tedesco. Segue l’altra Rebellion, la #3 di Nathanael Berthon davanti alla SMP #17 con Stephane Sarrazin. Chiudono il gruppo della categoria regina la DragonSpeed #10 di Renger van der Zande e la ByKolles #4 con Tom Dillmann.

Detta legge il team Jackie Chan DC Racing in classe LMP2. Al comando c’è l’Oreca 07 Gibson #38, che con Ho-Pin Tung ha fatto segnare il miglior tempo in 3’28”504, rifilando un paio di decimi alla DragonSpeed #28 di Pastor Maldonado. Terza l’Alpine #36 del veterano Nicolas Lapierre, mentre per il momento insegue da lontano il Cetilar Villorba Corse, squadra interamente italiana. Soltanto sedicesima posizione per la Dallara Gibson #47, condivisa da Giorgio Sernagiotto, Roberto Lacorte ed Andrea Belicchi. Il dominio Oreca in questa categoria è ormai netto dal 2017 a questa parte ed anche la Ligier appare troppo in ritardo per giocarsela.

Equilibrio incredibile invece in categoria GTE PRO. Al comando c’è l’anziana ma ancora efficace Corvette C7R, portata al top da Mike Rockenfeller sulla #63 in 3’54”001. Incollato al tedesco c’è Harry Tincknell sulla Ford GT #67, attardato di appena 31 millesimi. Terza l’altra Corvette, la #64 di Tommy Milner, mentre è ottima quarta la prima Ferrari 488 GTE, la #71 di Davide Rigon ad un decimo dalla vetta. La prima Porsche #911 RSR è quinta, in particolare la #93 di Nick Tandy in 3’54”223, vale a dire un paio di decimi di gap dalla Corvette leader. Nona la prima Aston Martin, la #97 condotta da Alexander Lynn, mentre soffrono le BMW che occupano le ultime due piazze della categoria con Antonio Felix da Costa e Nicky Catsburg.

Ferrari nettamente davanti tra le GTE AM. Toni Vilander ha portato al top la #62 del Risi Competizione ( ribattezzata WeatherTech Racing) in 3’56”862, precedendo un poker di vetture di Maranello. La prima inseguitrice è la #61 del Clearwater Racing, condotta da Matt Griffin. Poi c’è Giancarlo Fisichella, seguito dall’esordiente Kei Cozzolino e da Andrea Piccini. La Porsche #86 del Gulf Racing è sesta, con Ben Barker che si è preso quasi un secondo dal capogruppo finlandese.

Immagine in evidenza: ©Toyota Racing Facebook Page