La Formula E continua ad essere terra di conquista di Sebastien Buemi, col pilota svizzero della Renault che ottiene il secondo successo in due gare sulla pista di Marrakesh. Il campione del mondo 2015-2016, nonostante la partenza dal 7° posto dopo la penalità ricevuta nel post-qualifiche, è stato autore di una poderosa e stupenda rimonta, che lo ha portato ancora una volta sul gradino più alto del podio nel campionato elettrico. Dietro lo sfavillante Buemi hanno chiuso il britannico della DS Virgin Sam Bird e lo svedese della Mahindra Felix Rosenqvist. Proprio quest’ultimo, autore della pole position, è stato leader della corsa fino a 6 giri dalla fine, quando il primo successo nella categoria per il team indiano sembrava ormai raggiunto; ma un problema tecnico sulla vettura ha rallentato il giovane pilota, facendolo scendere al terzo posto finale, bissando, di fatto, il risultato di Heidfeld ottenuto ad Hong Kong. Inoltre, dopo la qualifica deficitaria, si riprende in gara Lucas Di Grassi, che balza dal 12° posto iniziale al 5° posto finale.
Al via le posizioni di vertice rimangono invariate, con Rosenqvist che mantiene il comando della corsa davanti a Bird, Piquet, Vergne e Abt. Lo svedese della Mahindra sembra avere un passo migliore rispetto agli altri e inizia a mettere diversi secondi di distacco tra sé e gli inseguitori nei primi giri, mentre a centro gruppo inizia la rimonta di Di Grassi che si sbarazza di Heidfeld e Frijns. Intanto Prost lascia strada a Buemi, il quale si mette alla caccia di Abt, passando il tedesco nel corso del nono giro e prendendosi il 5° posto. Davanti, però, inizia la discesa di Piquet, col brasiliano che viene sorpassato prima da Vergne e poi dallo scatenato Buemi. Al 12° giro arriva la prima bandiera gialla della gara, con Da Costa fermo in pista per un problema tecnico: il portoghese, però, riuscirà a far ripartire la sua Andretti e a tornare ai box per un prematuro cambio di vettura. Vergne, dopo essersi sbarazzato di Piquet, arriva fino alle spalle di Bird e lo passa al 15° giro, mentre più dietro prosegue la risalita di Di Grassi, ora 8° dopo il sorpasso su Turvey. A questo punto giunge il momento del valzer dei cambi vettura, che tutti i piloti completano tra il 16° e il 17 ° giro; nel frattempo, però, Buemi riesce a sopravanzare Bird prima del rientro ai box, prendendo il 3° posto. Al 22° giro arriva una doccia gelata per Vergne, che si becca un drive-through per aver superato il limite di velocità in corsia box: il francese, ormai perse le speranze di podio, rientra 5° alle spalle del connazionale Prost. Intanto Duval rimane fermo in pista, ma, come per Da Costa, anche il francese riesce a riprendere la via dei box per una rapida ricarica alle batterie della sua Dragon. Mentre Abt lascia sfilare il suo caposquadra Di Grassi per il 6° posto, il leader della gara Rosenqvist inizia a perdere potenza sulla sua Mahindra e Buemi recupera secondi a settore sullo svedese, con lo svizzero che passa la vettura indiana al 27° giro. Rosenqvist deve veder sfilare anche la DS Virgin di Bird, nonostante una strenua difesa, ma lo svedese riesce perlomeno a conservare il 3° posto sul podio. Nel finale di gara, inoltre, Vergne viene passato dalle due Audi di Di Grassi e Abt, scendendo dal 5° al 7° posto.
Quindi, finiscono a punti, oltre ai tre sul podio, Prost, Di Grassi, Abt, Vergne, Turvey, Heidfeld, Lopez (primo punto iridato per l’ex campione WTCC) e Duval, autore del giro più veloce.
Grazie al trionfo di Marrakesh, Sebastien Buemi si porta a 50 punti nel Mondiale Piloti, con Di Grassi 2° a quota 28: seguono Prost con 24 e Rosenqvist con 19 punti.
Nel Mondiale Costruttori, la Renault consolida il suo primato con 74 punti, mentre Audi e Mahindra sono appaiate a 36.
Il prossimo appuntamento con la terza tappa della Formula E è fra tre mesi, con l’ePrix a Buenos Aires del 18 febbraio 2017!