Domenica scorsa che è andata in scena la settima gara della stagione e Bristol, il tracciato più veloce della categoria (soli 15 secondi per compiere un giro) e per un motivo o un altro i numeri della serata sono da mettere nella bacheca della storia della categoria:
Innanzi tutto ci sono stati sei ore di pioggia che hanno slittato la gara di tre ore costringendo gli organizzatori a farla in notturna come di solito accade nella seconda visita della stagione ad agosto. La gara che doveva iniziare all’ 1.30 del pomeriggio ha avuto un ora mezza di ritardo causa pioggia e dopo soli 22 giri gli organizzatori hanno esposto la bandiera rossa per pioggia. Madre natura ha prevalso sul “colosseo” americano (bristol ha circa la capacità del Colosseo 165.000 persone) fino alle 7 di sera.Oltre a questa “red flag” ne sono giunte altre due: una al giro 273 e l’altra a quattro giri dal termine. Infine, la gara che aveva in programma la bellezza di 500 giri sono stati allungati a 511 dovuti ai green-white and checkered flag.
Una gara che ha visto Matt Kenseth interrompere a 51 la striscia di vittorie partendo dalla pole dopo aver ottenuto una caterva di secondi posti nell’ ultimo anno e mezzo. Il suo compagno di team Carl Edwards, vincitore nel 2014 è riuscito a tirar fuori il meglio di sè contro il duo Harvick e Busch auto da battere rimanendo al fronte per 86 giri totali prima di capitolare al 24° posto finale.
Un numero da giocoliere lo ha fatto Kurt Busch che dopo essere stato al fronte per 98 giri ed una penalità è riuscito a risalire fino alla prima posizione dal fondo dello schieramento. Fatale l’errore di entrare ai box a 4 giri dal termine, che alternativamente gli avrebbe regalato il sesto sigillo in carriera a Bristol.
Jeff Gordon, dal canto suo ha chiuso al terzo posto, quando nelle battute iniziali era nel top cinque, a metà gara era addirituttura 2 giri dietro al leader. Simile sorte è capitata a Johnson, coinvolto in un paio di incidenti nella notte del Tennessee ha fatto meglio di Jeff. Finisce secondo dopo essere stato un giro sotto.
Primo top ten stagionale per Tony Stewart, il migliore del suo team dopo ben sette gare completamente oscure e prive di un buon rendimento. Con lui sono ben quattro i piloti scattati oltre la 20° posizione iniziale: Gordon (21°), Stenhouse (25°) e Patrick (26°).
Opposto invece il discorso di Kyle Larson, che con gomme deteriorate è risucito a stare al fronte per ben 90 giri, finito a muro poco dopo trovatosi un giro indietro al leader, ha chiuso anche lui nel top ten.
Perfino altri due giovani anno chiuso nel top ten tra quattro veterani quarantenni: Austin Dillon 10° e Justin Allgaier 8°.
I numeri fanno voce e non si può non parlare di Martin Truex Jr, Joey Logano e Kevin Harvick, gi unici ad aver ottenuto sette top ten in sette gare disputate. Questa statistica si ferma qui: Logano a muro con il compagno Keselowski, è finito 40° a cinquanta giri dal vincitore, Harvick al fronte per 184 giri, il maggior numero per un pilota in serata è rimasto coinvolto in un incidente a metà gara ed è relegato al 38° posto finale ad altrettanti giri dal vincitore, mentre Truex Jr, sorprendente fino a questo punto è giunto al traguardo 29° a sette giri da Kenseth. La statisticha dei top ten consecutivi passa in mano a Jeff Gordon che attualmente è a quota 5,
Questi sono i numeri di una gara lunga, eterna ma sopratutto piena di sorprese che non potevano non essere prese in considerazione.