Sguardo al Passato | Brawn racconta tutta la verità sul gioco di squadra in Austria nel 2002
06 Febbraio 2017 - 20:18
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L'ex stratega della Ferrari racconta tutto ciò che successe in Austria nel 2002, col gioco di squadra all'ultimo giro fra Barrichello e Schumacher

Il GP d’Austria 2002 è ricordato da tutti gli appassionati di F1 per il gioco di squadra attuato dalla Ferrari. All’ultima curva dell’ultimo giro Rubens Barrichello lasciò passare il compagno di squadra Michael Schumacher su ordine di Jean Todt e Ross Brawn, regalandogli l’ennesima vittoria stagionale e quattro punti preziosi in chiave campionato. La mossa della Ferrari scandalizzò tutto il pubblico, che fischiò sonoramente la scuderia del Cavallino al termine della gara.

A destare stupore e indignazione fu l’inutilità del team order: Schumacher era leader indiscusso del mondiale, e la Ferrari aveva una monoposto nettamente superiore alle altre, tanto che il Kaiser chiuse il campionato piloti in Luglio a Magny Cours. Non c’era alcun motivo per regalare altri quattro punti al pilota tedesco. Fu inoltre difficile da digerire un gioco di squadra all’ultima curva dell’ultimo giro, con Barrichello ingiustamente privato di un successo che si era meritato fin dalle prove libere, avendo lavorato per tutto il weekend in modo impeccabile.

A distanza di quasi quindici anni anche Ross Brawn, allora stratega della Rossa, ammette che nel GP d’Austria fu fatto un errore. Tuttavia Brawn non condanna in toto l’accaduto, e rivela che lo stesso Schumacher durante la corsa ha più volte chiesto via radio perché Barrichello non lo lasciasse passare, cedendogli così il comando della gara.

“Riflettendoci su, credo che quanto successo in Austria nel 2002 sia stato un errore,” ha confidato di recente Brawn ad Autosport. “Le circostanze dietro all’accaduto sono però più complesse di quanto si possa immaginare. Prima della corsa avevamo avuto una discussione su come gestire una situazione del genere, con Barrichello davanti a Schumacher. Se Barrichello fosse rimasto davanti a Schumacher dopo la partenza, lui avrebbe dovuto farlo passare in un certo momento della gara. Questo era l’accordo che avevamo fatto prima della gara. Poi durante la corsa abbiamo chiesto a Barrichello di far passare Schumacher e lui ha risposto ‘Non fatemelo fare! E’ la mia grande occasione per vincere: non potete farmi questo!’ Da questo punto in poi, Schumacher ha cominciato a chiederci via radio perché Barrichello non si facesse da parte e voleva sapere quanto lui si sarebbe fatto da parte, rispettando gli accordi presi. Come potevamo mettere d’accordo tutti quanti se non avessimo messo in atto ciò che avevamo pianificato prima del gran premio?”

Brawn ha poi aggiunto: “Proprio per far rispettare gli accordi, abbiamo ordinato a Barrichello di farsi da parte. Lui l’ha fatto, ma ha voluto farlo in modo plateale… una cosa spiacevole per noi! E poi le cose si sono messe peggio: una volta vista la reazione negativa del pubblico, Schumacher ha ceduto il gradino più alto del podio a Barrichello e per questa ragione abbiamo ricevuto dalla FIA una multa di un milione di dollari. 

Con grande sincerità, l’ex team principal della Mercedes ha ammesso che se potesse tornare indietro, cambierebbe il corso degli eventi. “Tutto quello che è successo dopo quell’episodio è stato molto dannoso per il team, oltre che una fonte di distrazione. Sarebbe stato più conveniente lasciare i piloti liberi e fare una ramanzina in privato a Barrichello. Se potessimo correre di nuovo quella gara, non ridarei quell’ordine, visto che le conseguenze sono state più gravi del previsto. Qualcosa di interno alla squadra è diventato un affare politico.”

 

IL TEAM ORDER DEL GP D’AUSTRIA 2002