E’ successo di tutto sul bellissimo circuito di Phillip Island in Australia, durante la prima gara del weekend del Motomondiale. Una vera e propria gara ad eliminazione, causa tantissime cadute di gruppo, anche molto pericolose e per fortuna solo all’apparenza. A vincere è stato Binder, davanti al nostro Locatelli e a Canet.
La prima caduta è avvenuta subito dopo lo start, con quattro piloti coinvolti in curva due, tra i quali Pawi che nell’andare dritto ha investito Mir, quest’ultimo ha riportato solo una contusione. In testa al gruppo Binder impostava il ritmo, mentre alle sue spalle almeno venti piloti continuavano a scambiarsi le posizioni nelle veloci pieghe del circuito australiano. Prima vittima delle continue sportellate Bulega, che mentre lottava per restare tra i primi, si è sfiorato con Quartararo ed ha perso il controllo della sua KTM. Poi è toccato ad altri due italiani: Bagnaia e Di Giannantonio, vittime entrambi di un’entrata al limite di Rodrigo, che li ha praticamente costretti al contatto. Al quinto giro poi il patatrac. All’uscita di curva nove, McPhee perde l’anteriore a gran velocità la moto attraversa la pista, mentre il pilota perde subito conoscenza, e colpisce gli incolpevoli Migno e Bastianini. Quest’ultimo mentre cade rovinosamente, dopo aver colpito la moto del britannico in pieno, viene a sua volta centrato da Navarro nella schiena. Sia per McPhee che per Bastianini fortunatamente, solo un gran spavento, entrambi stanno bene.
La gara viene giustamente interrotta ed alla ripartenza ci sono schierati appena ventuno piloti. La “seconda gara” sarà di appena dieci giri. Alla ripartenza Binder prende facilmente il comando e stacca subito Locatelli, unico a tenere un passo simile per le prime due tornate. Alle spalle dei due i restanti piloti si sfidano per la terza piazza. Ad avere la meglio sarà Canet, quarto Darryn Binder, fratello del campione della KTM. Quinto Loi, davanti a Martin, Ramirez ed Ono, nono Danilo e decimo Bendsneyder. Gli altri italiani al traguardo sono: Petrarca diciassettesimo, Spinarelli alle sue spalle e Dalla Porta diciannovesimo.