Boullier: “Non sono sicuro che Alonso resti in McLaren anche nel 2018”
05 Marzo 2017 - 11:11
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Il team principal della McLaren non si aspettava un inizio di stagione così negativo

C’è tanta delusione in casa McLaren dopo la prima sessione di test invernali a Barcellona. La scuderia di Woking ha profondamente risentito della poca competitività e affidabilità della Power Unit Honda, dimostratasi ancora una volta vulnerabile e non completamente all’altezza delle altre case, che invece continuano a progredire nello sviluppo del motopropulsore.

Alla luce di ciò, la situazione nella scuderia inglese è davvero incandescente, che il team principal Eric Boullier deve cercare di gestire nel migliore dei modi, stimolando i ragazzi della squadra e soprattutto i due piloti a continuare a lavorare nel migliore dei modi e più serenamente possibile.

Eric Boullier

“Questa è senza dubbio la situazione più complicata che mi sia trovato a gestire in tanti anni di carriera – ha esordito Boullier in una recente intervista rilasciata a La Gazzetta dello SportIl mio compito al momento è quello di garantire che i ragazzi del team seguano il percorso di lavoro pianificato quest’inverno. Per quanto riguarda il motore, quella non è un’area di competenza, anche se cercherò di dare una mano  anche lì. La mia priorità, però, è assicurarmi che la McLaren sia agile nell’organizzazione, veloce nel risolvere i problemi e abbia degli obiettivi precisi”.

“Abbiamo chiesto delle garanzie alla Honda per questa stagione e ci sono discussioni in corso con i responsabili della casa giapponese. La questione è all’ordine del giorno, perché siamo tutti abbastanza contrariati da come sono andati primi test: non abbiamo potuto girare quanto volevamo, per raccogliere i dati che ci eravamo prefissati e soprattutto avere le prestazioni sperate. Al momento non posso dire se e come la Honda potrà darci le garanzie che chiediamo, ma pretendiamo assolutamente dei progressi significativi”.

“Le principali ragioni del ritardo rispetto alle altre case sta nella gioventù del progetto – ha aggiunto BoullierMercedes, Ferrari e Renault hanno pianificato il passaggio al motore ibrido già nel 2010, mentre la Honda è partita da zero ben tre anni dopo, non avendo neanche una sede dove iniziare a lavorare. Hanno voluto mettersi in gioco accettando una bella sfida, puntando molto sulla loro cultura giapponese di approccio alle novità, anche se questo può richiedere del tempo”.

Eric Boullier e Fernando Alonso

Un’altra questione non da poco che il manager francese si trova ad affrontare è quella inerente a Fernando Alonso, pilota spagnolo che ha puntato molto sul binomio McLaren-Honda per tornare a vincere ancora in Formula 1.

“Dopo sei mesi alla McLaren tutti dicevano che Alonso sarebbe andato via ancor prima della fine della stagione, invece siamo già al terzo anno ed è ancora qui. Chiunque al suo posto non sarebbe contento di questa situazione, è normale. Lui vuole lottare per vincere, è la sua natura, ma anche se il team lavora assiduamente giorno e notte adesso non siamo in grado di offrirgli questa possibilità e non posso assicurargli che lo saremo domani. Con Fernando ho un rapporto sincero, gli dico apertamente come stanno le cose, non illudendolo su nulla. Lui sa perfettamente qual è la situazione attuale, per cui se l’anno prossimo vorrà andare via lo capirò benissimo” ha concluso Boullier.