C’è tanta delusione in casa McLaren dopo la prima sessione di test invernali a Barcellona. La scuderia di Woking ha profondamente risentito della poca competitività e affidabilità della Power Unit Honda, dimostratasi ancora una volta vulnerabile e non completamente all’altezza delle altre case, che invece continuano a progredire nello sviluppo del motopropulsore.
Alla luce di ciò, la situazione nella scuderia inglese è davvero incandescente, che il team principal Eric Boullier deve cercare di gestire nel migliore dei modi, stimolando i ragazzi della squadra e soprattutto i due piloti a continuare a lavorare nel migliore dei modi e più serenamente possibile.
“Questa è senza dubbio la situazione più complicata che mi sia trovato a gestire in tanti anni di carriera – ha esordito Boullier in una recente intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport – Il mio compito al momento è quello di garantire che i ragazzi del team seguano il percorso di lavoro pianificato quest’inverno. Per quanto riguarda il motore, quella non è un’area di competenza, anche se cercherò di dare una mano anche lì. La mia priorità, però, è assicurarmi che la McLaren sia agile nell’organizzazione, veloce nel risolvere i problemi e abbia degli obiettivi precisi”.
“Abbiamo chiesto delle garanzie alla Honda per questa stagione e ci sono discussioni in corso con i responsabili della casa giapponese. La questione è all’ordine del giorno, perché siamo tutti abbastanza contrariati da come sono andati primi test: non abbiamo potuto girare quanto volevamo, per raccogliere i dati che ci eravamo prefissati e soprattutto avere le prestazioni sperate. Al momento non posso dire se e come la Honda potrà darci le garanzie che chiediamo, ma pretendiamo assolutamente dei progressi significativi”.
“Le principali ragioni del ritardo rispetto alle altre case sta nella gioventù del progetto – ha aggiunto Boullier – Mercedes, Ferrari e Renault hanno pianificato il passaggio al motore ibrido già nel 2010, mentre la Honda è partita da zero ben tre anni dopo, non avendo neanche una sede dove iniziare a lavorare. Hanno voluto mettersi in gioco accettando una bella sfida, puntando molto sulla loro cultura giapponese di approccio alle novità, anche se questo può richiedere del tempo”.
Un’altra questione non da poco che il manager francese si trova ad affrontare è quella inerente a Fernando Alonso, pilota spagnolo che ha puntato molto sul binomio McLaren-Honda per tornare a vincere ancora in Formula 1.
“Dopo sei mesi alla McLaren tutti dicevano che Alonso sarebbe andato via ancor prima della fine della stagione, invece siamo già al terzo anno ed è ancora qui. Chiunque al suo posto non sarebbe contento di questa situazione, è normale. Lui vuole lottare per vincere, è la sua natura, ma anche se il team lavora assiduamente giorno e notte adesso non siamo in grado di offrirgli questa possibilità e non posso assicurargli che lo saremo domani. Con Fernando ho un rapporto sincero, gli dico apertamente come stanno le cose, non illudendolo su nulla. Lui sa perfettamente qual è la situazione attuale, per cui se l’anno prossimo vorrà andare via lo capirò benissimo” ha concluso Boullier.