La Lynk&Co ha tramutato l’incredibile qualifica, che ha visto il monopolio in top 3 (Ehrlacher penalizzato di cinque posti per aver ostacolato Farfus, ndr), in una doppietta con Thed Bjork davanti a Yvan Muller. Il monopolio anche del podio è sfumato per una partenza non eccellente di Andy Priaulx che ha perso la terza piazza dopo pochi metri e, dopo aver difeso per 11 giri il quarto posto, ha ceduto agli attacchi di Johan Kristofferson all’ultima tornata.
Quindi a completare il podio ci ha pensato Mikel Azcona con la Cupra, davanti proprio allo svedese della Volkswagen che ha preceduto per l’appunto Andy Priaulx. Bene anche Mehdi Bennani giunto sesto al traguardo davanti alla quarta Lynk&Co, quella di Yann Ehrlacher. Il francese ha preceduto Leuchter, autore anche lui di un pessimo start, quindi la prima delle Audi con Vervisch e la prima delle Hyundai con Catsburg a chiudere la top 10.
A seguire Vernay, quindi Esteban Guerreri 12° che, grazie alla quindicesima piazza del suo compagno di squadra, ha sopravanzato lo stesso per la leadership del mondiale. Tra i due si sono infilate le Cupra di Haglof e Panis.
Da annotare la penalità di 5 secondi a Gabriele Tarquini per partenza anticipata. L’italiano ha quindi chiuso in 22a posizione precedendo Ma con l’Alfa Romeo. L’altra vettura italiana, quella di Ceccon, ha chiuso 20a. Ritiro per Michelisz, Huff e Farfus.