Bianchi non più in coma artificiale: respira autonomamente, ma resta in condizioni critiche
19 Novembre 2014 - 17:33
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Dopo settimane di silenzio, tornano a parlare i genitori di Jules Bianchi con un comunicato stampa. Il pilota francese, in coma dal 5 ottobre dopo lo spaventoso incidente di Suzuka, è stato trasferito dall’ospedale di Yokkaichi a quello di Nizza, dove potrà finalmente stare vicino ai suoi familiari. Questo trasferimento è stato possibile anche grazie alla buona notizia che Jules respira autonomamente ed è uscito dallo stato di coma indotto, seppur rimanga ancora inconscio e in condizioni critiche. Ora il prossimo passo riguarderà il miglioramento delle sue funzioni cerebrali, punto fondamentale per il recupero di Jules.

Di seguito, il report del comunicato rilasciato dalla famiglia Bianchi:
Dopo circa sette settimane dall’incidente di Jules a Suzuka e un duro momento con le intensive cure neurologiche a cui è stato sottoposto, siamo lieti di annunciare che Jules ha compiuto un passo importante.
Non è più in coma farmacologico indotto, lo stato in cui Jules era stato messo appena arrivato in ospedale, ma rimane comunque incosciente. Riesce a respirare senza aiuti e i suoi segni vitali sono stabili, ma le sue condizioni rimangono ancora classificate come critiche. Da questo momento, il suo trattamento entra in una nuova fase che sarà incentrata sul progressivo miglioramento delle sue funzioni cerebrali.
Sebbene la situazione continui a rimanere seria, e potrebbe rimanere così, è stato deciso di trasferire Jules in Francia, visto che le sue condizioni sono sufficientemente stabili. Confermiamo che è stato trasportato con un aereo attrezzato a dovere la scorsa notte, procedendo al trasferimento dall’Ospedale di Yokkaichi al Centro Ospedaliero Universitario di Nizza, dove è arrivato poco fa. Ora si trova al reparto di terapia intensiva, curato dai professori Raucoules e Ichai e dal capo di neurochirurgia, il professor Pasquis.
Siamo veramente sollevati che Jules possa continuare le sue cure vicino casa, dove potrà essere supportato da tutti gli amici e parenti. Ci teniamo a ringraziare tutti quelli che si sono presi cura di lui all’Ospedale di Yokkaichi. Siamo debitori al loro staff medico, che si sono dedicati in maniera eccezionale a Jules e anche a noi, che abbiamo passato dei momenti molto duri. In particolar modo vogliamo ringraziare i dottori Kamei, Yamamichi e Ogura, fondamentali nelle cure di Jules in Giappone
“.