Bernie Ecclestone: “Ferrari forse dà fastidio a qualcuno, ma io sto con Marchionne. Liberty stia attenta”
21 Marzo 2018 - 15:22
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L'ex boss del circus alla Gazzetta dello Sport: "Sergio è una persona che quando dice una cosa, la fa e non torna indietro"

Bernie Ecclestone si sa, quando parla non lascia indifferente nessuno. L’ex boss della Formula 1, intervistato da Pino Allievi per la Gazzetta dello Sport continua a sostenere Sergio Marchionne e la Ferrari, sempre più in rotta con Liberty Media. O meglio, sono gli americani che stanno facendo di tutto per incrinare il rapporto con la Scuderia di Maranello, è fuori di dubbio. Nei mesi scorsi abbiamo riportato più volte questo scontro tra i padroni della Formula 1 e il presidente della Ferrari, ed Ecclestone, sempre attento alle dinamiche della sua creatura non manca di dare il suo appoggio alla Rossa.

“Marchionne sa come la penso – afferma Bernie Ecclestone. Io sono sempre dentro la “company”, ma lui sa che qualsiasi cosa voglia fare io ci sono e ci sarò. Abbiamo discusso di tante cose ultimamente. La Ferrari non ha un bonus di 70 milioni, ma un premio di partecipazione, perché c’è da sempre. Non ho mai regalato nulla a nessuno, quando ho dato soldi c’era sempre una ragione. Abbiamo dato quattrini a tutti in base ai risultati, ad alcuni è stato riconosciuto un extra per avere la certezza della presenza fino al 2020. E’ una garanzia per lo sport, per gli organizzatori e per le televisioni. Ci sono penali importanti nel caso gli accordi saltassero anticipatamente. Bisogna essere chiari: la Formula 1 senza la Ferrari non sarebbe tale. Io ho creato tutto questo appoggiando sempre la Scuderia di Maranello, e loro hanno sempre appoggiato me. Darà fastidio a qualcuno probabilmente, ma la presenza della Ferrari ha portato soldi che poi sono stati distribuiti anche agli altri. Un mondiale senza Ferrari è impensabile. Sergio è una persona che quando dice una cosa la fa, senza tornare indietro. Gli uomini di Liberty Media devono stare molto attenti a quello che hanno in mente. Io sono vicino alla Ferrari sin dai tempi di Enzo, la mia Formula 1 ha sempre distribuito grandi dividendi ai suoi azionisti. Perché tutta questa necessità di cambiare qualcosa che funziona bene?

© Foto Ercole Colombo per Scuderia Ferrari