Piero Benvenuti, direttore dell’Autodromo intitolato a Enzo e Dino Ferrari a Imola, smorza le speranze per un ritorno in F1 del circuito. L’ultima edizione fu nel 2006, quando a vincere fu Michael Schumacher sulla Ferrari.
“Da appassionato sarebbe bellissimo riportare la Formula 1 a Imola, ma i costi sono insostenibili“, ha dichiarato, evidenziando che solo un netto cambio di registro potrebbe cambiare la situazione attuale. “Penso che un evento mondiale di questa rilevanza dovrebbe gestirlo direttamente lo Stato, come fa con altri sport, accompagnato da una adeguata promozione turistica. Il GP d’Italia dovrebbe essere organizzato a rotazione negli autodromi italiani in grado di ospitare strutturalmente la Formula 1″.
Discorso della sostenibilità economica che non può far altro che buttare l’occhio sull’ultima vicenda dell’autodromo brianzolo, minacciato da Bernie Ecclestone. Tuttavia Benvenuti è ottimista sulla vicenda: “Penso che Monza troverà il modo per andare avanti con la Formula 1. È vero hanno grosse difficoltà ma perdere il GP d’Italia non farebbe bene a nessuno. Anche se 18 milioni di euro, il costo della Formula 1, sono tanti“.
Benvenuti, accantonata la F1, si dedica ad altre competizioni motoristiche per Imola, come la LeMans Series, (che quest’anno ha disputato all’Enzo e Dino Ferrari la seconda prova stagionale), per poi andare al Indy e DTM.
“Stiamo lavorando al DTM insieme ad altri tra cui Dekra che è il suo sponsor tecnico. Vogliamo creare un pool che possa sostenere da solo il costo della corsa. Per la Indy un contatto c’era stato prima che arrivassi. Poi se ne è riparlato tramite Luca Filippi e Paolo Dallara. Ne riparleremo. Poi c’è l’idea di importare la NASCAR americana”