L’Harding-Steinbrenner è stata una delle squadre che si sono messe maggiormente in evidenza nelle prime quattro gare del campionato IndyCar 2019. La piccola compagine americana, al suo secondo anno come team full timer e al terzo in generale, dopo un 2018 passato spesso nelle retrovie è cresciuta esponenzialmente di livello ed è riuscita a cogliere il suo primo successo grazie alla prestazione magistrale di Colton Herta nella gara del COTA. Le due gare successive non sono state particolarmente fortunate, complici alcuni problemi d’affidabilità al motore Honda, ma è fuori di discussione che il potenziale del team sia aumentato rispetto all’anno scorso.
L’arrivo di Steinbrenner ha permesso alla squadra di avere maggiore autosufficienza economica, anche se non ha tradotto in realtà l’intento di presentarsi alla stagione 2019 con due monoposto. Il contratto firmato con Pato O’Ward nel settembre 2018 è stato risolto consensualmente a febbraio, a causa della mancanza di fondi per finanziare la sua entry. Messo da parte il proposito di avere a disposizione due piloti in via permanente, l’Harding-Steinbrenner sperava almeno di potersi presentare con “due punte” al via della 500 Miglia di Indianapolis, e invece è pressoché certo che anche nella gara più importante dell’anno la squadra dovrà puntare sul solo Herta.
“Penso che l’arrivo di un secondo pilota possa essere escluso al 99,8% – ha dichiarato Brian Barnhart, team manager dell’Harding-Steinbrenner – L’unica possibilità è che qualche pilota si presenti da noi con un milione e mezzo di dollari, e non mi aspetto di certo che possa succedere. Non conosco nessuno intenzionato a spendere una cifra del genere per correre la 500 Miglia di Indianapolis. La Honda si è mostrata disponibile con noi e ci ha offerto un secondo motore nel caso in cui mettessimo sotto contratto un altro pilota, anche se la deadline è scaduta; noi però abbiamo specificato che non ci aspettiamo di schierare due macchine a Indianapolis. Dobbiamo concentrarci sulla vettura di Herta. Abbiamo avuto già dei grandi successi, ma abbiamo affrontato anche dei momenti difficili, perciò è più saggio focalizzarsi su Herta nel prossimo mese”.